Non vi preoccupate, cari lettori di Rental Blog: non stiamo per proporvi in questo articolo servizi al limite del legale, che prevedono lo sfruttamento minorile…
Anzi: probabilmente la notizia che vi stiamo per raccontare è una delle poche curiosità o cose positive che possiamo collegare alle recenti elezioni che si sono svolte ad Agosto in Kenya, un evento che per molti versi ha fatto registrare situazioni molto più drammatiche.
Come ha riportato infatti l’agenzia Reuters, sembra che in occasione delle elezioni parlamentari ed amministrative keniane numerose donne abbiano “prestato” il proprio bambino ad altre donne
Le elezioni in questione sono state caratterizzate, infatti, da lunghe code ai seggi, e la presenza di bambini al seguito era una delle situazioni che consentivano alle donne di saltare la coda. Da qui l’idea di alcune di “prestare”, gratis o a pagamento, i propri bambini piccoli.
La pratica, già utilizzata nelle elezioni precedenti e quindi già nota alle autorità, è talmente diffusa da spingere i presidenti dei seggi più affollati a tenere traccia non solo delle donne votanti, ma anche dei bambini al seguito, marcando con l’inchiostro le dita di tutti, grandi e piccoli.
Dove c’è un bisogno può nascere un servizio
Al di là della curiosità, questa notizia ci può spingere, in questa fine di Agosto, a fare qualche considerazione “a ruota libera”, pensando al nostro lavoro di noleggiatori con uno sguardo un po’ distaccato, favorito magari dal periodo di vacanza.
Che cosa possiamo portarci a casa da questo episodio, che all’apparenza è solo una mera curiosità?
Lasciamo ovviamente da parte il lato negativo della questione (si tratta di una truffa ai danni di chi non se ne serve, e oltre tutto se tutti si trovassero un bambino a noleggio la coda sarebbe identica a prima), che infatti ha spinto i responsabili dei seggi a intervenire.
Pensiamo invece al lato positivo: l’occasione di un fastidio (la coda) per un “cliente” (l’elettore) ha spinto qualcuno a inventarsi un servizio per risolvere il problema. Guardandola in positivo, sarebbe potuto anche nascere, ad esempio, un servizio con cui qualcuno si offriva di fare qualche commissione (ad esempio la spesa) per chi era in coda, riducendo il suo spreco di tempo.
Per restare in questo esempio, in Italia esiste già chi si offre più correttamente di fare la coda per noi in posta o negli uffici pubblici, non solo mettendoci il suo tempo ma anche sbrigando le relative pratiche raccogliendo i vari documenti e così via.
Quindi la domanda è: quali servizi accessori possiamo introdurre nella nostra offerta di noleggio (o, per i produttori, quali elementi possiamo introdurre nelle macchine rivolte a questo mercato), magari anche banali, per differenziarci dalla concorrenza?
E prima ancora: quali sono i piccoli elementi di fastidio e noia che possiamo eliminare o ridurre con un servizio aggiuntivo, magari anche semplice da organizzare?
Non limitiamoci ovviamente alla parte amministrativa (dove il disbrigo di pratiche di legge è in ogni caso sicuramente un elemento aggiuntivo interessante per il cliente), ma pensiamo proprio alla fase di uso della macchina, o alla sua selezione iniziale da parte del cliente, o ad altri momenti della relazione.
Proviamo a pensarci: a volte le idee più interessanti nascono in circostanze inattese.