Nelle ultime settimane alcuni lettori ci hanno chiesto di “prendere posizione” circa l’iniziativa Dexcar. In prima battuta non sarà superfluo ricordare che lo scopo principale del nostro portale non è esattamente quello di “prendere posizioni” ma di informare e contribuire a diffondere, in ogni modo possibile con gli strumenti che ci possiamo permettere, la cultura del noleggio e dell’uso nuovo delle cose. Provare a elevare la professionalità degli operatori e la consapevolezza di chi i servizi di noleggio li utilizza, siano essi strettamente collegati a prodotti o meno, siano essi a breve, brevissimo o lungo termine, eccetera: è questa la ragione per cui Rental Blog esiste. Purché si tratti di noleggio o di economia condivisa, appunto, e non di altro.
Tecnicamente parlando, Dexcar non ci pare ancora una struttura di noleggio. Certo, sul sito si spiega che versando 390 euro come quota d’ingresso, al verificarsi di una serie di ulteriori condizioni (in primis che un numero consistente di “clienti” versi dopo di noi la medesima cifra) dopo qualche tempo – tra i sei mesi e prima di due anni – dovremmo ricevere un’auto che possiamo poi utilizzare per 24 mesi senza versare altri soldi. Non è chiarissimo in che modo si provvederà alla manutenzione, chi pagherà le piccole spese di gestione, come funzionerà il regolamento di bollo e assicurazione, ma non è questo che al momento ci interessa.
Nè noleggio, né sharing economy (almeno per ora)
Solamente al verificarsi del fatto che un dato “cliente” (in virtù delle adesioni pervenute alla società dopo di lui) sarà spinto al vertice di una piramide (sui siti dei partner si preferisce usare le parole “tabella” o “livello” per evitare noie legali), in quel caso si configurerà un noleggio vero e proprio. Fino a quel momento l’iniziativa non riguarda questo settore, né tantomeno la sharing economy, come qualcuno dei vertici impropriamente tira in ballo. Fino al momento dell’effettiva consegna dell’auto siamo in un altro universo: network marketing, schema Ponzi, struttura piramidale…ognuno la chiami come crede, ma non ci pare un distinguo di poco conto. Navigando in rete e utilizzando una buona dose di attenzione, spirito critico e raziocinio, ciascuno può farsi la propria idea, pro o contro. E’ un dato di fatto che i siti che portano in trionfo l’iniziativa siano facilmente riconducibili alla società o a qualche “cliente partner”. Parlare di truffa, come si legge in qualche forum, per il momento ci sembra un po’ forzato. Certamente siamo in un mondo borderline, al confine tra la gallina che regalerà uova d’oro a chi avrà intuito il business per tempo e la consueta solenne “bolla di sapone” che sfrutta le vulnerabilità di chi si muove in rete senza un po’ di sana cautela. Lo scopriremo solo vivendo, come cantava Battisti.
Tralasciando ulteriori dettagli, a un anno dal lancio i numeri diffusi qua e là parlano di circa 4mila aderenti e di una quarantina di macchine già consegnate. Al di là delle fonti incerte, anche chi non giganteggia con la matematica può farsi quattro conti e qualche domanda sulla sostenibilità dell’iniziativa nel futuro.
Per quanto mi riguarda, io mi sono fermato semplicemente a osservare. Ho letto che questa società di origine svizzero-tedesca opera attraverso un sito registrato in Italia e con un capitale versato di circa 800 euro. Ho cercato in rete la foto di qualche esponente, ma non ho trovato nulla. Qualcuno scrive di aver cercato su Google Street View all’indirizzo della sede legale di Essen, per vedere se almeno qualche insegna esiste, ma non è chiaro se ci sia o meno. Anche questa può essere un’informazione. In ogni caso, pur trovando la proposta decisamente allettante, non ho aderito. Arrivato a metà lettura del meccanismo di passaggio tra un livello e quello superiore, già mi era venuto il mal di testa. Pazienza, vorrà dire che se il meccanismo funziona non beneficerò di un’auto per due anni avendo speso solo 390 euro. Del resto, chi mi conosce sa benissimo che fare soldi con troppa facilità non è proprio un mio skill. Sono ancora impegnato a imparare almeno a non buttarli via.
Comunque, presto si dovrebbe fare un po’ di luce e quindi saremo tutti più tranquilli: l’Unione dei Consumatori della Puglia (particolarmente efficace già in passato) ha infatti presentato un esposto al garante della concorrenza e del mercato. Vedremo. Nel frattempo, se qualche lettore ha versato la quota e sta per ricevere l’auto ci potrebbe informare.
Così come chi è arrivato in fondo all’articolo potrebbe condividere semplicemente il suo pensiero.
mah, io sono dell’opinione che nessuno e ripeto nessuno regala nulla.
le catene piramidali sono un modo di far arricchire qualcuno (pochi) a discapito di qualcun altro (molti), l’attrattiva è che l’investimento di solito è sempre contenuto, così nella rete si cade più facilmente (molti) e i qualcuno della situazione (pochi) grazie al numero elevato dei molti possono trarre beneficio.
di sicuro vi è solo una cosa: molti rimangono con il classico cerino in mano….
Salve, se volete leggere qualcosa come altra campana, rispetto a quello che afferna la ditta Dexcar nei loro messaggi pubblicitari, io ho trovato molto interessante questo blog http://ilgeniodeldenaro.com/schema-ponzi/ dove ci sono anche dei links riguardanti chi sono i manager della iniziativa.
Se posso dire anch’io la mia, quoto pienamente quello che diceva prima il sig. Cristiano: nessuno regala nulla.
io contrariamente ai sig.ri sopra a marzo del 2015 ho versato i 390 euro e come da istruzioni ho aspettato fiducioso, dopo 6 mesi mi sono pervenute tramite corriere UPS schede carburante ENI per un controvalore di 373 euro , ora io ho investito circa 17 euro e adesso sono in attesa della SMART quando la riceverò vi informerò ciao
Ah ah ah ah povero illuso,
se non ti sbatti da mane a sera a trovare altri clienti,
avrai speso 390 euro per avere dei buoni benzina da 350 euro + 23 punti che non ci fai nulla e l’auto non la vedrai mai
Buongiorno mi permetto di far notare che non si tratta di nessun regalo, le auto vengono date in uso gratuito è come fare un baratto e non ditemi che fare pubblicità sui quotidiani oppure in televisione costa meno che far usare un auto per 2 anni. Poi chissà perchè anche voi ne parlate ma non vi siete presi la briga di chiedere informazioni a qualche manager dell’azienda od almeno vedere un semplice video di 30 minuti. Fate come Altroconsumo che solitamente acquista i prodotti da testare ma invece come voi a preferito scrivere un articolo senza aver capito un tubo di come funziona. “Alla faccia dell’imparzialità” Poi qui non c’è nessun movimento di denaro e guadagno da iscrizioni di nuovi clienti, NON esiste nessuna catena o piramide stile operai come in fabbrica che devono dire sempre SI SIGNORE e leccare le scarpe al superiore e su su su sempre più in cima alla piramide. Ci sono anche Vodafone o Sky che premiano per il passaparola e qui è fatto in modo più importante visto che le famiglie risparmieranno MIGLIAIA di euro. Pensate al fatto dei buoni carburante che ora vengono riconosciuti a tutti e con qualunque importo di iscrizione. Poi certo vorrei vedere le facce di chi come nei social network ci entra solo per offendere e fare sempre chi rema contro quando vedrà automobili che qualunque cliente avrà in uso gratuito e loro sempre a riparare automobili vecchie e pericolose che succhiano il reddito più che per altri costi della famiglia. Auguri agli scettici.
faccio notare che il signor sergio qui sopra è un collaboratore di dexcar e in ogni situazione in cui la sua cara azienda viene screditata viene subito in soccorso perchè ha paura di non guadagnare più soldi con le iscrizioni… andasse a cercarsi un lavoro serio invece di guadagnare in questo modo!
Certo che difendo Dexcar anche se io il mio lavoro ce l’ho da più di 30 anni ed è indipendente, ok?
E certo non rendo conto ha lei, poi mi spiega se sa cosa sia il profilo Vip e come viene introdotto nelle tabelle degli ordini? Sa quale effetto fa ottenere agli altri ordini?
Certo voi godete solo ad opporvi agli altri come quelli che vanno in piazza solo per menare le mani.
Studiatevi a fondo come tutto è trasparente. Certamente adesso risponderà che è un Ponzi una piramide certo perchè per voi è tutto uguale. Mi da delle risposte su come funzionano le tabelle?
nel frattempo i manager insieme ad alcuni promotori sono stati denunciati dalla guardia di finanza e il sito oscurato
http://www.gdf.gov.it/stampa/ultime-notizie/anno-2016/giugno/operazione-car-dream-truffate-oltre-23mila-persone
http://www.mlmzoom.it/news/differenza-tra-mlm-e-piramide/
Se qualcuno sa già tutto può sempre farsi un ripasso.
Come riportavamo qualche giorno fa
http://www.rentalblog.it/autonoleggio/autonoleggio-lungo-termine/denunciati-i-vertici-della-dexcar/
Adesso con i famosi buoni cosa ci fate?
https://www.youtube.com/watch?v=Iy9H8ltkAH8