Il mancato investimento degli ultimi dieci anni per la manutenzione dei manti di asfalto, ha compromesso in modo oramai insostenibile il patrimonio stradale italiano. I 10 miliardi di euro che avrebbero dovuto essere destinati a questo tipo di attività, sono oggi inevitabilmente aumentati, a sottolineare la necessità di costruire un piano ad hoc per la salute del manto stradale in Italia. Piano che, ora, potrebbe essere individuato all’interno del Next Generation EU, il fondo di recupero europeo da 750 miliardi di euro.
Secondo uno degli ultimi studi rilasciati da SITEB, in alcuni casi la mancata manutenzione stradale ha danneggiato gli strati più profondi delle pavimentazioni, richiedendo quindi un rifacimento strutturale particolarmente costoso. Le stime evidenziate, infatti, parlano di 22 miliardi di euro per rilanciare il piano di manutenzione stradale in tutta Italia.
La situazione nel 2020
In realtà, dall’analisi di SITEB emerge come il diffondersi della pandemia di Covid-19 non abbia impattato in maniera preponderante su questo tipo di attività.
Ci sono stati sicuramente dei rallentamenti. Nei primi dieci mesi dell’anno il consumo di bitume è stato inferiore del 2.4 per cento rispetto al 2019. Alla fine del 2020, tuttavia, sono state prodotte circa 30 milioni di tonnellate di bitume.
Un dato che lascia ben sperare in vista del 2021, perché eguaglia quello fatto registrare nel corso dello scorso anno. Salvo eventuali ripercussioni negative nel corso delle ultime settimane dell’anno, questi dati dovrebbero essere confermati. Questo anche per via del costo contenuto del petrolio e del vantaggio che il bitume può trarre.
Ad aver arginato l’impatto del Covid-19 sui lavori di manutenzione stradale, secondo SITEB hanno contribuito soprattutto le manutenzioni effettuate dall’ANAS e dalle concessionarie autostradali.
Necessità di un piano di sostegno economico
Tuttavia, nonostante la situazione stia progressivamente migliorando e abbia permesso anche ai comuni più in difficoltà di riprendere lentamente le attività lavorative, è necessario un ingente impegno economico.
Impegno che Michele Turrini, presidente SITEB, individua nel Piano Next Generation EU. Il fondo europeo da 750 miliardi di euro, infatti, potrebbe dedicare parte di questa cifra per la creazione di un piano di manutenzione del patrimonio stradale italiano. “Auspichiamo che il Governo” ha dichiarato Turrini “[…] valuti seriamente l’opportunità di investire in un grande piano di manutenzione del nostro patrimonio stradale, anche attraverso l’impiego di nuovi materiali e tecniche ambientalmente sostenibili che garantiscano un basso impatto ambientale e una nuova economia“.
Per Turrini è necessario rimettere in sesto la sicurezza di strade, viadotti, ponti e gallerie. Ma non solo. Il piano di sostegno economico deve fare riferimento a una visione più ampia e orientata al futuro.
Proprio per questo, il presidente SITEB suggerisce anche la creazione di piste ciclabili fruibili su grandi distanze. Una soluzione che permetterebbe di lavorare in un’ottica di turismo green, andando a rilanciare uno dei settori più colpiti da questa pandemia.