La terza edizione di Hydrogen Expo si prepara ad aprire i battenti
Le motorizzazioni a idrogeno ricopriranno un ruolo sempre più importante nel mondo delle macchine operatrici.
Oltre a dei veloci tempi di ricarica e a un basso livello di emissioni, infatti, queste tecnologie rappresentano al momento la soluzione più promettente per alimentare con fonti non inquinanti anche le macchine di media e grossa taglia, applicazioni in cui l’elettrico incontra ancora numerose difficoltà.
Le aziende costruttrici stanno già mettendo a punto i primi prototipi e si sono già visti dei risultati molto promettenti sia nel campo delle macchine movimento terra che in quello delle piattaforme aeree e dei carrelli elevatori.
Secondo i principali osservatori, l’idrogeno svolgerà un ruolo chiave nel processo di transizione ecologica dei settori produttivi. Per questo motivo, da ormai tre anni, la Fiera di Piacenza ospita l’appuntamento annuale con Hydrogen Expo, la più grande mostra-convegno europea interamente dedicata al comparto tecnologico per lo sviluppo della filiera dell’idrogeno.
La terza edizione della fiera, organizzata come sempre da Mediapoint & Exhibitions, si svolgerà dall’11 al 13 Settembre e riunirà non solo le principali novità del comparto – con particolare riguardo agli aspetti legati a produzione, trasporto e stoccaggio dell’idrogeno oltre che alle varie applicazioni ed all’utilizzo finale – ma anche tutti i principali protagonisti delle filiere interessate dalla “rivoluzione idrogeno”.
Sarà quindi il palcoscenico privilegiato per fare il punto sullo “stato dell’arte” dell’utilizzo di questa fonte energetica e, soprattutto, per far emergere le necessità e richieste dei tanti protagonisti delle filiere coinvolte.
Per approfondire nei dettagli questa terza edizione, abbiamo intervistato il Direttore di Mediapoint & Exhibitions Fabio Potestà.
Che cosa vedremo esposto ad Hydrogen Expo, chi saranno gli attori principali e cosa offriranno in termini di comprensione dello stato attuale della filiera dell’idrogeno?
Alla terza edizione di Hydrogen Expo saranno presenti circa duecento espositori. Quello dell’idrogeno è un comparto la cui catena di fornitura è ancora in forte evoluzione e molte delle aziende espositrici presenteranno delle assolute novità che saranno svelate solamente in fiera. Quello che comunque posso già rivelare è che alla mostra piacentina saranno presenti tutte le principali aziende italiane (e molte anche estere) specializzate nella fornitura di attrezzature, strumentazioni e tecnologie per la produzione, lo stoccaggio e il trasporto dell’idrogeno, ma anche alcune macchine che sono già propulse con questo vettore energetico, performante ed eco-sostenibile.
Pare, infatti, sempre più evidente che l’idrogeno sia la soluzione ideale per rispondere alle esigenze energetiche di moltissimi comparti merceologici presenti in Italia che – ricordiamolo bene – oltre ad essere il 2° Paese manifatturiero a livello europeo, è anche una nazione che ha una fortissima presenza di strutture portuali (ma anche aeroportuali) che sono di vitale importanza per le spedizioni all’estero del “Made in Italy”. Noterete, inoltre, che tra le circa 40 Associazioni di categoria che sostengono Hydrogen Expo, ve ne sono molte afferenti alle cosiddette imprese energivore, quali per esempio la Assovetro, la Federbeton, la Federacciai, ma anche associazioni di categoria di costruttori e utilizzatori di mezzi di trasporto quali, ad esempio, Anfia, Unrae, Fiap e Anita.
Collateralmente alla parte espositiva, sarà ancora più ricco rispetto al passato anche il programma di convegni che certamente offriranno la possibilità ai partecipanti di meglio comprendere le potenzialità dell’idrogeno, apprezzandone anche le più recenti novità tecnologiche per il suo impiego.
In che modo sono coinvolte le istituzioni rispetto alla tematica del rinnovo energetico, al centro di molte iniziative pubbliche?
Come in tutti i periodi di transizione, il mondo istituzionale cerca sempre di essere attento a tutto ciò che è innovativo, valutandone, ovviamente, le potenzialità ma anche gli investimenti finanziari necessari per incrementarne l’impiego. Non vi è dubbio che, soprattutto per quanto riguarda i mezzi di trasporto (siano essi su gomma, via mare o su rotaia), la problematica principale è quella dei punti di distribuzione e di stoccaggio dell’idrogeno, una tematica questa che comporta anche notevoli problematiche in termini di sicurezza, e ciò tenendo anche presente che in Italia non è ancora del tutto definito l’aspetto normativo attinente a questo vettore energetico.
Come già detto, anche in questo caso, saranno numerosi i convegni che tratteranno questo argomento. Convegni che anche noi stessi che siamo organizzatori della fiera ascolteremo con grande attenzione.
Le manifestazioni fieristiche di Mediapoint & Exhibition sono sempre caratterizzate da un ricco e partecipato programma di contenuti: su cosa verteranno i principali temi dibattuti?
Il programma completo dei convegni che si svolgeranno ad Hydrogen Expo 2024 è già disponibile sul sito della fiera. Tenendo presente il target specifico dei noleggiatori, riterrei di particolare interesse quelli relativi ai mezzi di trasporto e, a tal riguardo evidenzio quello intitolato “Il ruolo dei motori a combustione interna (ICE) alimentati a idrogeno nella decarbonizzazione del trasporto” che si terrà nel pomeriggio del 12 settembre.
Posto che non c’è ancora una reale offerta che riguarda le flotte, cosa potrebbe rendere interessante per un noleggiatore partecipare a Hydrogen Expo 2024?
Come sapete, quello del noleggio è un fenomeno in continua evoluzione, essendo ormai superata la barriera psicologica per la quale si riteneva che fosse uno strumento utile solo alle aziende non finanziariamente strutturate per l’acquisto delle attrezzature necessarie.
Da questo punto di vista, essendo anche organizzatori di altri eventi specialistici, inviterei i noleggiatori italiani ad essere un po’ più coraggiosi esortandoli a partecipare con un loro stand alle nostre manifestazioni, che – essendo sempre fortemente visitate da un folto numero di operatori qualificati – potrebbero metterli in contatto con imprese a loro quasi o del tutto sconosciute e certamente interessate a valutare la formula del noleggio per le loro esigenze operative.
Definirei eclatante, nel caso della fiera dell’idrogeno, l’assoluta mancanza di noleggiatori tra i circa 200 espositori, soprattutto tenendo presente che i comparti interessati all’utilizzo dell’idrogeno riguardano non solo il mondo delle infrastrutture e dei trasporti, ma anche quello delle aziende collegate al comparto della “Power Generation”, che includono anche le raffinerie, le industrie chimiche e petrolchimiche per non dire quelle (numerosissime in Italia) che operano nei settori alimentare, farmaceutico e della cosmetica.
Come ricorderete, la nostra prima manifestazione di nicchia è stata il GIS, evento al quale nell’arco di questi ultimi anni se ne sono affiancati altri cinque che, mantenendo la loro peculiare verticalità, garantiscono sempre ai loro espositori utili contatti commerciali a fronte di investimenti estremamente contenuti, una formula questa che dovrebbe attirare ancor di più i noleggiatori a un maggiore dinamismo nei confronti dei nostri eventi i cui visitatori mantengono sempre una elevatissima profilazione specialistica.
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