Come riporta il sito Macitynet.it
Netflix, il popolare servizio televisivo online on-demand potrebbe fare il suo debutto in Italia quest’anno. L’indiscrezione al momento non è stata confermata, ma è stata l’azienda stessa a dichiarare di avere in previsione per il 2014 una sostanziale espansione nel mercato Europeo, che potrebbe così coincidere con il lancio del servizio anche nel nostro Paese, sfruttando così le opportunità legate all’apertura di nuovi mercati.
La mossa in teoria è coerente con i fabbisogni di espansione dell’azienda, derivanti da un lato dalle economie di scala, fortissime nell’erogazione di contenuti come i film in streaming a partire dai suoi server (anch’essi presi a noleggio, da Amazon), e dall’altro dalla possibilità di ottenere condizioni proporzionalmente più vantaggiose nell’acquisto dei diritti dalle Major di Hollywood. Inoltre, sembra che, pur non senza fatica, anche in Italia finalmente abbia preso piede una banda larga anche se non larghissima.
Dico “in teoria” perché, oltre alle difficoltà competitive già segnalate dallo stesso articolo citato sopra (competizione dei big come Mediaset e Sky, burocrazia, regole complicate), Netflix troverebbe nella lingua italiana un elemento che parzialmente limita l’effetto moltiplicativo dei ricavi derivanti dalle licenze. Non è detto, in altre parole, che le case cinematografiche non richiedano prezzi piu elevati a fronte dell’ingresso in nuovi paesi, o che piuttosto richiedano per i film doppiati per il mercato italiano una licenza separata. Nel nostro Paese sono infatti ancora troppo pochi gli appassionati che possono e vogliono seguire i film esclusivamente in lingua originale (come avviene, Regno Unito a parte, in altre realtà come l’Olanda o la Danimarca).
Insomma: non è detto che l’Italia faccia parte dai piani di sviluppo del big dello streaming (ex noleggio DVD) a stelle e strisce.
Staremo a vedere (in tutti i sensi)…