Nei mesi scorsi Netflix (il leader americano nel noleggio di DVD, attivo anche nello streaming di film online) ha comunicato (quasi di nascosto) il fatto di aver consegnato via posta 4 miliardi di DVD ai propri clienti dal 1999 a oggi.
Il numero di abbonati al servizio postale di noleggio DVD di Netflix è però sceso a 8,2 milioni nel quarto trimestre del 2012 (erano quasi 14 nel terzo trimestre 2011). Il numero di DVD spediti via posta ogni trimestre sta quindi scendendo man mano che il tempo passa, tanto da far domandare agli investitori se abbia ancora senso mantenere in vita questo canale di noleggio. Specie quando il numero dei suoi abbonati ai servizi streaming è salito da 23,5 a 33,5 milioni nel 2012.
Non per niente, DISH Network, l’azienda che negli USA ha rilevato la catena Blockbuster dopo il suo fallimento, ne sta chiudendo molti di più del previsto, e sta abbandonando anche il settore dei noleggi di DVD via chioschi. La stessa Redbox, leader di quest’ultimo canale di noleggio DVD, sembra crescere più per le acquisizioni che ha fatto che non in modo organico.
Il noleggio di DVD per posta (che in Italia non è stato neppure provato, date le performance medie del sistema postale italiano) presenta una serie di svantaggi, anche negli USA: alcuni DVD restano persi o danneggiati nel trasporto, e comunque passa un paio di giorni tra la richiesta e l’arrivo del DVD a casa del cliente. Le cose potrebbero anche peggiorare, in seguito alla decisione delle poste USA di eliminare le consegne del sabato e aumentare il costo delle spedizioni.
Sembrerebbero esserci tutte le condizioni per chiudere definitivamente l’esperienza del noleggio di DVD via posta. Tuttavia bisogna anche considerare che c’è una sovrapposizione di clienti tra quelli che usano la posta e quelli che scaricano i film da Internet: chiudendo il primo canale si danneggerebbero alcuni clienti rilevanti del secondo.
In secondo luogo, l’assortimento disponibile di film in streaming è ancora limitato: i DVD spediti via posta consentono di avere un’offerta molto più aggiornata per i cinefili appassionati. Tra l’altro, questo genera ancora molti profitti per Netflix, più di quelli dello streaming (anche se naturalmente il rapporto di forza è destinato a invertirsi in futuro).
Ma il motivo più rilevante che probabilmente spingerà Netflix a mantenere attivo ancora per un po’ il canale del noleggio via posta è la grande quantità di dati sui noleggi e le preferenze della clientela che l’azienda raccoglie in questo modo. Anche grazie ai noleggi postali Netflix può affinare i suoi algortimi di proposta ai clienti dello streaming, e dare una priorità agli acquisti di nuovi film da distribuire via Internet.
Insomma: probabilmente Netflix ci metterà molto di più di quanto ci ha messo finora per arrivare a 5 miliardi di film distribuiti via posta, ma ancora per qualche anno ci può provare.