L’anno scorso, esattamente in questo periodo, il settore Automotive affrontava una delle più grandi sfide. Emergeva azzoppato da quello che era stato il periodo pandemico, che aveva fondamentalmente bloccato la mobilità, tanto da rivoluzionarla e dar vita a cambiamenti che – in un momento ordinario – avrebbero richiesto una decina di anni per arrivare a compimento.
Oggi possiamo dire che, dopo un anno, di cose ne sono cambiate parecchie. C’è ancora molta strada da fare, ma sono stati gettati i primi semi per far sì che un settore così fertile e così interessante come quello dell’auto possa finalmente trovare la direzione giusta da seguire.
Perché vi riportiamo questi dati dello scorso anno? Perché nei prossimi articoli dedicati all’Automotive cercheremo di interpretare altri numeri che si sono susseguiti da quel momento e che hanno fatto sperare in una ripresa del settore. Leggeteli bene…perché insieme cercheremo di capire se e come sono cambiate le cose nei mesi scorsi.
I dati della mobilità nel 2020
Sette italiani su dieci utilizzeranno l’auto per i propri spostamenti; solo il 10 per cento dichiara di tornare a servirsi dei mezzi pubblici dopo l’emergenza Covid-19.
Complice la crisi economica, gli italiani si mostrano sempre più interessati a servirsi di finanziamenti. Anche le nuove formule di noleggio a lungo termine entrano nel mirino dei privati (per ora l’8 per cento degli intervistati). Nel processo d’acquisto, cresce l’apertura verso le tecnologie digitali e i contatti, anche serali o di domenica, con il concessionario.
Sono questi i principali trend che emergono dalla survey mensile “Come cambiano le tue abitudini” condotta a cavallo tra i mesi di aprile e maggio da Areté per fotografare i cambiamenti in atto nel mondo della mobilità.
L’emergenza Covid-19 sta producendo scenari inediti sulla mobilità. Sta stravolgendo le abitudini di molta parte della popolazione. Circa il 90 per cento si dice pronto a muoversi, ma solo su veicoli privati, di mobilità “individuale”. Al minimo storico la fiducia nei confronti dei mezzi pubblici, ritenuti ora anche poco sicuri sotto il profilo sanitario.
In una fase critica per il mercato Automotive lo studio propone un focus sulla propensione e sulle modalità di possesso di nuove auto.
L’adozione di misure restrittive e di dispositivi individuali di protezione finalizzati a contenere la diffusione del contagio, stanno rivoluzionando anche il processo di acquisto. Il 70 per cento dichiara di voler avviare da casa la trattativa con il venditore della concessionaria attraverso un collegamento audio e video (soprattutto tramite WhatsApp, Skype e Zoom) che faciliti la comunicazione.
Otto su dieci si dichiarano disponibili a ricevere una video-chiamata nella seconda metà della giornata (dalla pausa pranzo in poi), il 15% anche dopo le 20.
Torna in campo, quindi, la fidelizzazione col proprio concessionario di fiducia, che ora dovrà sfruttare bene questa inedita posizione di vantaggio.