L’obiettivo è quello di far partire il progetto in tempo per l’EXPO, anche con un numero limitato di mezzi, basta pensare che Barcellona iniziò con circa 50 mezzi. Si prospetta che entro fine 2015, la flotta di motoveicoli dovrebbe toccare le 150 unità, che andranno ad aggiungersi alle attuali 3600 bici targate Bikemi e alle 1.900 auto in condivisione.
Se il servizio funzionerà come quello degli altri paesi europei, gli utenti registrati pagheranno un fee iniziale (circa 20 euro) e un costo “all inclusive”(tasse, assicurazione, carburante) al minuto (presumibilmente intorno a i 25 cent). Come per le auto, inoltre, anche gli scooter dovrebbero essere esentati dal pagamento di parcheggi blu e Area C. La ricerca del mezzo e la prenotazione, infine, dovrebbero essere gestite comodamente tramite smartphone o tablet, come già accade per Car2go e Enjoy.
L’attività di scooter sharing potrebbe essere estesa anche ad alcuni comuni limitrofi al capoluogo lombardo, per alleggerire il traffico nelle tangenziali cittadine e in alcune vie della città spesso intasate sin dalle prime ore dell’alba.
Il consumo condiviso è sempre più parte integrante della quotidianità degli italiani, lo scooter sharing rappresenta un ulteriore passo avanti per alleggerire e decongestionare il traffico, semplificando la vita di chi vive, lavora o semplicemente visita la città.