Secondo lo Studio Pagamenti sul settore Edile aggiornato al terzo trimestre 2017, recentemente pubblicato da Cribis (società del Gruppo Dun & Bradstreet), il settore dell’edilizia ha visto un aumento del 3,5% della puntualità dei pagamenti da parte delle imprese che ne fanno parte. Anche i dati relativi ai ritardi gravi sono incoraggianti perchè confermano la tendenza positiva iniziata nei mesi precedenti, che ha portato a un calo del 21,5% a livello settoriale rispetto al terzo trimestre 2016.
L’analisi di Cribis prende in considerazione un campione estremamente vasto (quasi un censimento), pari a quasi 721.000 aziende del settore, divise in:
- 239.000 imprese del segmento della costruzione di edifici;
- 12.400 imprese del segmento dell’edilizia specializzata;
- oltre 469.000 imprese del segmento degli installatori.
Come già evidenziato in precedenza con riferimento all’economia italiana nel suo complesso, la situazione dei pagamenti nel settore edile richiede una distinzione tra la situazione di breve e medio termine rispetto a quella di lungo periodo. Se si confronta la situazione attuale con quella del 2010, infatti, l’Edilizia ha visto crescere i ritardi oltre i 30 giorni del 68%. Tuttavia, nell’ultimo anno essi sono diminuiti del 21,5%, e il numero di pagatori puntuali è invece salito del 13,5%.
In particolare, nel caso della costruzione di edifici i ritardi gravi dal 2010 a oggi sono quasi raddoppiati (+88,9%), passando dal 5,4% del 2010 al 10,2% del 2017.
Un settore più puntuale (della media)
In generale, è interessante notare come l’edilizia sia un settore dove le aziende pagano mediamente in modo più puntuale della media italiana: i pagatori puntuali sono infatti il 45,5% del totale (contro un 38,2% medio per tutte le imprese italiane), e i pagatori con più di 30 giorni di ritardo sono l’8,4% (contro una media totale del 10,5%). Da questo punto di vista l’edilizia sembra essere più virtuosa della media, anche perché gode del fatto che le imprese di altri settori (ad esempio il commercio al dettaglio) pagano in media molto più tardi.
A livello di segmenti, secondo Cribis gli installatori registrano la quota più elevata di pagatori regolari pari al 47,5% del totale (e solo il 7,7% di pagatori in ritardo): c’è da aggiungere che, probabilmente, essi risentono anche del fatto che spesso si approvvigionano presso catene o imprese dell’ingrosso che dispongono di criteri più rigidi di gestione dei pagamenti. Per l’ edilizia specializzata, invece, la percentuale di pagatori puntuali è pari al 33,9%.
A livello territoriale il Nord Est si conferma l’area con la percentuale più alta di pagatori puntuali (55,1%) e quella più bassa di ritardatari (5,4%), mentre il Sud e Isole l’area con la percentuale più bassa di aziende puntuali (31,5%) e la più alta di ritardatarie (12,5%). In generale, gli installatori del Nord Est sono i più virtuosi nei pagamenti (solo il 5,1% di ritardi oltre i 30 giorni), mentre le imprese edili specializzate del Sud e Isole sono le meno virtuose (13,8%).
Questo ovviamente non significa che chi noleggia macchine e attrezzature per edilizia possa, a prescindere, dormire sonni tranquilli: ogni azienda deve infatti prestare la massima attenzione al merito creditizio e alla solvibilità dei propri clienti.
Tuttavia anche questi dati sono un ulteriore elemento incoraggiante nello scenario attuale di cauta ripresa dell’economia nel complesso e anche del settore edile e del noleggio che ad esso si rivolge.