Secondo il sondaggio trimestrale condotto a Luglio dalla Banca d’Italia su un campione di oltre 1.000 agenzie immobiliari italiane, nel secondo trimestre del 2016 è proseguito il miglioramento del mercato immobiliare residenziale. Nonostante alcuni dati siano influenzati dall’avvicinarsi delle vacanze estive (il numero di potenziali acquirenti è sceso rispetto al trimestre precedente), se si guarda al confronto con il 2015 la situazione è migliorata anche in questo trimestre, così come nel primo.
Aumenta la domanda di immobili, anche grazie all’impatto positivo dell’andamento del mercato del credito. Si rafforzano leggermente le prospettive per il mercato sia nel breve che nel medio termine (due anni).
L’andamento di prezzi e compravendite
Nel primo trimestre del 2016 la percentuale di agenzie che riporta una diminuzione congiunturale dei prezzi di vendita è scesa ancora leggermente ed è pari al 43,6%: si tratta del quinto trimestre di riduzione, anche se il dato è controbilanciato dalla riduzione dell’esiguo numero di agenzie che riportano un aumento. La maggioranza delle agenzie intervistate (54,8%) riporta una situazione dei prezzi stabile.
La quota di agenti che hanno venduto almeno un’abitazione è scesa al 73% rispetto al 79,9% del trimestre precedente. Come anticipato, si tratta di un dato influenzato dalla stagionalità della domanda, che tende a ridursi in estate: rispetto allo stesso trimestre del 2015 c’è un aumento di due punti percentuali.
Anche il saldo tra la quota di agenzie che riportano un aumento e quella di coloro che segnalano una diminuzione del numero dei potenziali acquirenti è sceso, ed è pari a +2,1% contro un +17,2% nell’indagine precedente, ma è fortemente migliorato rispetto ai valori negativi di un anno prima (era pari a -4,3%), confermando la tendenza positiva delle condizioni della domanda di abitazioni.
Il saldo tra le risposte di aumento e di diminuzione delle giacenze di incarichi a vendere, pur rimanendo positivo, si è ridotto rispetto alla precedente rilevazione (da 5,7% a 2,7%); è diminuito anche il saldo delle risposte relative ai nuovi mandati (da 8,5% a 7,2%).
L’impatto del credito
Si è ridotta ancora (ed è pari al 20,9%), la percentuale di rispondenti che segnalano l’annullamento del proprio incarico a causa della difficoltà degli acquirenti di reperire un mutuo.
La quota di acquisti finanziati con mutuo ipotecario è salita dal 73,8% al 76,1% dell’indagine di aprile. Anche il rapporto medio tra prestito e valore dell’immobile sale, passando dal 69,3% al 73,8%. L’aumento della disponibilità di credito sostiene quindi in modo molto chiaro questo mercato in leggera ripresa.
Le prospettive del mercato
Anche le aspettative degli agenti immobiliari sulle tendenze a breve termine del proprio mercato di riferimento sono sfavorevoli rispetto al sondaggio precedente, anche in questo caso per effetto della stagionalità, ma risultano in netto miglioramento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno: il saldo fra attese di miglioramento e di peggioramento nel trimestre in corso è stato infatti pari a -5,3%, rispetto a -16,9% della rilevazione di luglio 2015.
Stesso discorso, infine, per quanto riguarda il mercato immobiliare nazionale. Il saldo relativo alle attese di evoluzione a breve del mercato immobiliare nazionale si è attestato a -5,2%, da -19,9% dodici mesi fa. Nell’orizzonte di medio termine (due anni), il saldo fra attese di miglioramento e peggioramento continua a essere positivo, anche se in riduzione rispetto alla rilevazione di aprile (al 28% rispetto a 46,4%); se confrontato con il periodo corrispondente del 2015, risulta superiore di quasi sei punti.