Secondo il sondaggio trimestrale condotto a Ottobre dalla Banca d’Italia su un campione di circa 1.400 agenzie immobiliari italiane, anche nel terzo trimestre 2016 è proseguito il miglioramento del mercato immobiliare residenziale. Finora, quindi, tutti i trimestri di quest’anno stanno facendo rilevare una situazione confortante. Nell’ultima indagine emergono timide aperture sul fronte dei prezzi degli immobili, un riavvicinamento dei prezzi finali alle richieste dei venditori e il mantenimento del supporto al mercato fornito da condizioni creditizie favorevoli.
Si consolida l’aumento del numero di potenziali acquirenti, e si rafforzano le prospettive per il mercato sia nel breve che nel medio termine (due anni).
L’andamento di prezzi e compravendite
Nel primo trimestre del 2016 la percentuale di agenzie che riporta una diminuzione congiunturale dei prezzi di vendita è scesa in modo sensibile, passando dal 43,6% di tre mesi prima a 34,6%: si tratta del sesto trimestre di riduzione. Aumenta proporzionalmente il numero di agenti che vede i prezzi restare stabili, mentre resta invariato al 3,7% il numero di agenzie che riportano un aumento.
La quota di agenti che hanno venduto almeno un’abitazione è lievemente aumentata rispetto alla rilevazione precedente, passando dal 71,3% al 72,9%. Il saldo tra la quota di agenzie che riportano un aumento del numero dei potenziali acquirenti e quella delle agenzie che segnalano una diminuzione è salito dall’1,7% della rilevazione precedente al 4,6%, avvicinandosi ai valori di un anno prima (6,1%).
L’impatto del credito
Resta su valori storicamente bassi (pari al 21,7%), la percentuale di rispondenti che segnalano l’annullamento del proprio incarico a causa della difficoltà degli acquirenti di reperire un mutuo.
La quota di acquisti finanziati con mutuo ipotecario è salita ancora, arrivando all’80,2%. Anche il rapporto tra prestito e valore dell’immobile è aumentato (al 74,7%, dal 73,1%), il livello più elevato dall’inizio della serie nel 2009.
Le prospettive del mercato
Le aspettative degli agenti immobiliari sulle tendenze a breve termine del proprio mercato di riferimento sono risultate più favorevoli rispetto allo stesso periodo del 2015. Il saldo fra attese di miglioramento e di peggioramento nel trimestre in corso è stato pari a 9,5%, contro 7,4% nella corrispondente rilevazione dell’anno scorso; nello stesso periodo il saldo relativo alle prospettive sui nuovi incarichi a vendere è aumentato a 15,9 punti percentuali. La quota di operatori che prevede una flessione dei prezzi nel trimestre in corso è diminuita (30,5%, da 39,2% della rilevazione di Luglio), a fronte di un aumento nei giudizi di chi li vede restare stabili.
Per quanto riguarda infine il mercato immobiliare nazionale, il saldo relativo alle attese di evoluzione a breve del mercato immobiliare nazionale è passato da -5,2% di tre mesi prima a +8,1%. Nell’orizzonte di medio termine (due anni), il saldo tra ottimisti e pessimisti si consolida su valori ampiamente positivi, attestandosi a +35,3%. Il dato risale pertanto dopo la flessione di luglio, che potrebbe essere stata influenzata da fenomeni di stagionalità della domanda.