Secondo il sondaggio trimestrale, condotto tra la fine di Giugno e l’inizio di Luglio dalla Banca d’Italia su un campione di oltre 1.300 agenzie immobiliari italiane, anche nel secondo trimestre del 2017 prosegue il processo di miglioramento e stabilizzazione del mercato immobiliare residenziale: sono infatti migliorate ulteriormente le condizioni dei prezzi, con una riduzione sia del numero di agenzie che registrano un calo delle quotazioni media, sia dello sconto mediamente richiesto dai compratori. I mutui restano su valori elevati sia per numero di acquirenti che li usano che per valore medio (in percentuale su quello dell’immobile), mentre i tempi di vendita si sono leggermente allungati.
Rispetto a quanto detto un anno fa, gli intervistati hanno inoltre espresso un maggiore ottimismo sulle prospettive del mercato immobiliare, sia nel proprio territorio di riferimento sia a livello nazionale; le attese sono più favorevoli sia per il trimestre in corso sia per l’orizzonte di medio termine (2 anni).
L’andamento di prezzi e compravendite
Nel secondo trimestre del 2017 il saldo tra la quota di operatori che segnala una crescita congiunturale dei prezzi di vendita e quella che ne indica una riduzione è rimasto negativo, ma si è ridotto in valore assoluto (-28,0 punti percentuali, da -31,0% registrato ad Aprile). Restano prevalenti, e aumentano, i giudizi di stabilità dei prezzi (66,4% nell’intero Paese, da 62,8% tre mesi prima).
La quota di agenzie che ha venduto almeno un’abitazione nel trimestre è salita leggermente arrivando all’80,6%, e le condizioni della domanda continuano a migliorare. Il saldo tra le risposte di aumento e diminuzione del numero di potenziali acquirenti è sceso leggermente, ma resta positivo.
Il margine medio di sconto sul prezzo di vendita richiesto dagli acquirenti è sceso leggermente rispetto a tre mesi prima, attestandosi a circa il 12,5%.
L’impatto del credito
La quota di acquisti finanziati con mutuo ipotecario è rimasta anche in questa rilevazione pressoché stabile, intorno all’80%. Il rapporto fra prestito e valore dell’immobile è salito leggermente rispetto al periodo precedente (da 73,2% a 74,5%). Si conferma quindi l’impatto positivo sul mercato immobiliare delle politiche della BCE in materia di tassi di interesse.
Le prospettive del mercato
Le aspettative degli agenti immobiliari sulle tendenze a breve termine del proprio mercato di riferimento, anche se meno positive rispetto a tre mesi fa (probabilmente a causa di fattori stagionali), sono in netto miglioramento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno: il saldo fra la quota di giudizi di miglioramento e di peggioramento nel trimestre in corso è stato pari a +7,7%, da -6,1% della rilevazione di Luglio 2016.
Il saldo relativo alle attese sui nuovi incarichi a vendere si conferma largamente positivo, a +10,3 punti percentuali, superiore di circa 7 punti al valore di un anno prima (era tuttavia pari a 21,5% nella rilevazione di Aprile). La quota di operatori che prevede una flessione dei prezzi nel trimestre in corso è calata (23,8%, da 28,0%), a fronte di un aumento nei giudizi di stabilità (72,8%, da 68,6% della rilevazione precedente).
Le aspettative sul mercato immobiliare nazionale si sono rafforzate nel confronto con il secondo trimestre 2016: il saldo tra quota di giudizi favorevoli e sfavorevoli relativo alle attese a breve per il mercato immobiliare nazionale si è attestato a +3,9%, da -4,6% nel 2016. In un orizzonte di medio termine (due anni) le attese sono improntate a un maggiore ottimismo: il saldo fra attese di miglioramento e peggioramento si è portato a +43,3%, contro 37,7% nella rilevazione dello scorso Aprile (28,6% in quella di Luglio 2016).