Se in Cina è, come abbiamo gia detto, consuetudine affittare i fidanzati, a Monza si affittano mariti. L’idea è venuta a Gian Piero Cerizza che, nel 2007, ha ideato Il marito in affitto. Il concetto di base è molto semplice, un aiuto pratico per tutti quei piccoli lavori domestici di manutenzione tipicamente maschili, che spesso i mariti (veri) non hanno voglia/tempo di fare e che noi donne non amiamo intraprendere (o, ammettiamolo, non sappiamo dove mettere le mani).
Oggi, dalla piccola realtà monzese, sono nati diversi franchising in molte regioni italiane e l’idea è stata esportata con successo anche in Austria, Francia e Germania. Ma come è nato Il marito in affitto? Cerizza è il classico esempio di crisi cha aguzza l’ingegno. Rimasto senza lavoro ha iniziato a occuparsi di piccoli lavoretti di casa per amici e conoscenti. Vedendo che le richieste aumentavano ha iniziato a fare un po’ di pubblicità, qualche volantino, fino a che un giornalista di un quotidiano locale non lo ha “scoperto” e intervistato… il resto è ormai storia.
Ma come funziona? E (soprattutto) quanto costa?
Per richiedere l’intervento del suddetto marito basta una semplice telefonata. Si comunicano la tipologia di lavoro da svolgere e la zona di residenza, e in men che non si dica un marito, altamente qualificato sia ben chiaro, viene recapitato direttamente a casa della signorina bisognosa. Le tariffe per ogni intervento sono decise liberamente da ogni affiliato, ma in media con 20/40€, a seconda della prestazione, si risolvono piccole fastidiose incombenze domestiche, dal lavandino che perde alla tapparella inceppata.
Data l’importanza del passaparola, chi usufruisce del servizio può esprimere il proprio grado di soddisfazione, inviando un semplice SMS al numero dedicato. In caso di responso negativo, la persona viene richiamata in giornata per capire cosa è accaduto con il marito in questione. In un lavoro come questo è fondamentale che i clienti siano ampliamente soddisfatti dei risultati. Va aggiunto, inoltre, che in questo periodo, data la scarsità di lavoro, molti fanno richiesta per l’ambito ruolo di marito in affitto. Ma non pensate sia semplice, bisogna superare un’ardua selezione basata su esperinze personali e capacità artigianali: “non importa l’età ma l’affidabilità e pratica nel fai da te”, come si specifica sul sito.
Quindi se né voi, mie care donzelle, né il vostro compagno di vita avete proprio voglia né tempo di occuparvi della manutenzione casalinga, beh, direi che un marito nuovo, anche se solo per qualche ora, non sarebbe davvero una cattiva idea.