Mamma, ho perso il Black Friday!

Si calcola che oggi in Italia verranno fatte circa 5 milioni di ricerche di acquisto online. E che sono stati altrettanti i collegamenti (debitamente registrati da cookies e algoritmi) effettuati nell’ultima settimana. Le parole chiave più cercate sono relative alla Black Week: Black Friday e Cyber Monday sbancano il Web da giorni. Tutti cercano la propria imperdibile occasione, già strombazzata dal marketplace di fiducia a prezzi scandalosamente vantaggiosi.

Le categorie più cercate nel 2018 sul portale Trovaprezzi.it sono state: smartphone (15%), televisori (6%) lavatrici e asciugatrici (4), notebook (3) come le scarpe sportive. A seguire, integratori e coadiuvanti (2) frigoriferi e congelatori, stufe e camini, aspirapolvere e pulitrici, forni (tutti col 2%). I momenti di maggior picco delle ricerche saranno tra le 9 e le 14 di oggi, con buona pace del fatto che per molti è una giornata lavorativa. Le ricerche proseguiranno il sabato pomeriggio verso le 18 e la domenica dalle 17 alle 22. Il Cyber Monday chiuderà (forse) il periodo delle offerte, tenendo l’attenzione degli italiani attiva fino alle 22 di lunedì.

Ovviamente, la follia degli acquisti non riguarda solo il Web, anzi il Black Friday è nato proprio fuori dalla Rete, dalla necessità di svuotare i magazzini americani dai beni di consumo nel giorno successivo a quello del Ringraziamento. Si è poi diffuso nelle principali città del mondo, dove migliaia di acquirenti compulsivi di tutte le età si immolano in code chilometriche pur di accaparrarsi l’oggetto del desiderio (dimostrando così in un certo senso lo scarso valore del proprio tempo), tra spintoni e tafferugli vari. Gente che normalmente si taglierebbe le vene pur di non accompagnare la moglie o la mamma all’Ikea, si imbruttisce per partecipare al rito collettivo di massa. Migliaia di persone si riversano nelle grandi catene commerciali: ad esempio da Walmart in questi due giorni entrerà più gente che a Disneyworld in un anno. Chi se ne frega delle attrazioni, bisogna spendere ad ogni costo (e lo dimostra il fatto che il prodotto più richiesto nella catena durante il Black Friday è il pigiama).

Fin qui nulla di particolare, peraltro un buon numero di persone se ne staranno tranquillamente in casa senza collegarsi su Internet e senza l’angoscia di dover emulare la massa a tutti i costi pur di appartenente alla cerchia delle “persone normali” che non aspettano altro che il Black Friday magari per sentirsi vivo. Qualcuno li chiama “snob”; per qualcun altro sono semplicemente persone un po’ più intelligenti.

L’aspetto decisamente più interessante è invece il rito collettivo di chi sta dall’altra parte della vetrina, cioè chi vende o noleggia. E’ qui che si scende nel ridicolo, rischiando di diventare una massa indistinta di cloni della comunicazione. Pur di partecipare al Black Friday, pur di mettere qualcosa in vetrina a prezzi stracciati, ci si dimentica di quello che si è e che si propone durante il resto dell’anno. Ho visto annunci che riguardano sconti pazzeschi sugli escavatori da 200 quintali: immagino già le code per accaparrarseli. Ho ricevuto newsletter in cui mi si spiega che, solo venerdì – anzi, no, per tutto il mese – posso ottenere il 10 per cento di sconto nell’acquisto di una linea completa di dispositivi per la sicurezza: occhialini da saldatore, guanti ignifughi e scarpe antinfortunistica. Me la sono segnata per quando comincerò a saldare qualcosa.

Ammettiamolo, la cosa più esilarante di oggi non saranno le persone in coda da Trony o Mediaworld; in fondo quelli si possono anche capire. Saranno invece tutti quei geniali titolari di concessionari di auto, società di formazione, commercialisti, negozi di compro-oro, pet-store, ferramente professionali e chi più ne ha più ne metta, che ci hanno intasato le caselle email o i social network con le loro improbabili campagne Black Friday solo perché lo fanno tutti. E che magari si aspettano veramente un’adesione di massa alle loro offerte, oppure un’interminabile coda fuori dal loro punto vendita; persone che proprio oggi (che magari è tornato il sole) aderiscono alla tua imperdibile offerta del 15% sul canone di noleggio delle tue pompe idrovore.

Se tutte le mucche diventano viola…

A mio parere il Black Friday è letale soprattutto per questi soggetti. Un amico noleggiatore mi ha girato l’offerta ricevuta da un’agenzia di marketing digitale che diceva più o meno così: “Sconto Black Friday sulla tua comunicazione per il Black Friday”. Cioè, tu ti rivolgi a me che ancora non mi conosci, senza sapere quale sia il mio normale “tone of voice” nella comunicazione e alla modica cifra di 250 euro, mi confezioni un’efficacissima (e immagino originalissima) “sponsorizzata” su Facebook o su Instagram in occasione del mio presunto Black Friday?  Perfetto, perché si da il caso che abbia una manciata di piattaforme aeree ferme nel parco e chissà che possa funzionare questo “svuota tutto” seriale.

“Tutti nasciamo come degli originali, ma molti muoiono come fotocopie” scriveva il grande Carlo Acutis: una frase che trovo meravigliosa per descrivere la dilagante mancanza di desiderio di esprimere se stessi, il proprio stile unico, la propria diversità, finendo di diventare qualcosa di indistinto solo per assomigliare a tutti o per la paura di scomparire. Lo fanno gli altri? Bene, allora devo farlo anch’io. “Ma tu noleggi piattaforme aeree, non vendi smartphone o asciugacapelli…”. “Certo, ma magari a qualcuno interessa venire a prenderne una oggi, dato che posso fare prezzi stracciati”.

Sul tema della diversità, della omologazione e della necessità di differenziarsi, c’è però ben poco da ridere. Siamo cresciuti tutti leggendo “La Mucca Viola” di Godin ma sembra che il concetto non ci sia entrato ancora nella zucca. Prendete i fenomeni del marketing digitale e social, tipo Taffo, Ceres o Ikea. Siccome funzionano le campagne di Taffo, allora le devo copiare di sana pianta. Peraltro, vi immaginate il “fuori tutto” di Taffo? Gente in coda per portarsi a casa la propria bara di mogano al 50% di sconto… Loro hanno il dono dell’ironia, a noi spetta trovare la nostra personale originalità! E dove proprio non ce l’hai, almeno usa un po’ di buon senso.

Nel mondo del noleggio, dove si cerca di far crescere i clienti nella consapevolezza del valore ricevuto, nella programmazione delle richieste anche al di fuori delle solite esigenze estemporanee, mi dite che senso può avere sparare nel mucchio l’offerta Black Friday, manco fossimo Poltrone e Sofà? Diamine, un noleggiatore dovrebbe esaltare le proprie differenze, non comunicare esclusivamente il prezzo scandaloso di un giorno, che peraltro lo comunica tutto l’anno. Altro che emulare gli altri o affidarsi a schemi seriali per analizzare e organizzare il proprio lavoro, lo slogan qui dovrebbe essere: diventa te stesso, fatti aiutare da uno bravo per comunicare bene chi sei tu, sempre.

Il mio Black Friday

Concludo con una carrellata dei messaggi più divertenti che ho ricevuto nella mia casella email in questi giorni. Mi sono immaginato di aderire a ciascuna di queste imperdibili offerte, ed ecco come sarebbe la mia “giornata tipo” di oggi:

• Finalmente otterrò quel patentino certificato (che peraltro non mi serve) e che solo oggi mi costerebbe 200 euro anziché 240.
• Mi vedrete scorazzare con un furgone cassonato che per tutto il Black Weekend porterei a casa per 150 euro. Chissà la faccia degli amici del calcetto quando mi vedranno arrivare al campo con la betoniera sul cassone.
• Passerò qualche ora a scegliere tra alcuni usati d’occasione lanciato dall’autosalone sulla tangenziale: come non rinunciare a quella bellissima Clio diesel euro zero del 2004 che ha fatto solo  340mila chilometri e che oggi potrebbe essere mia a 999 euro?
• Sulle motoseghe ho addirittura cinque diverse possibilità di scelta, tra cui una a noleggio gratis, se però insieme prendo una tagliasiepe professionale. Almeno l’abbinamento mi pare azzeccato. Guanti omaggio.
• Ah, potreste infine incontrarmi anche mentre esco tutto felice dalla famosa agenzia di web marketing che, solo per oggi, “regalerà” anche a me (sconto 50%) la possibilità di vendere i miei corsi ai noleggiatori con dei post “sponsorizzati” su Facebook.

Io manco ci sono su Facebook…