Macchine da cantiere, i furti sono un grave problema

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Crescono esponenzialmente i furti di macchine da cantiere, sempre più frequenti e in costante aumento sin dall’inizio dell’anno. Anche se, da fine giugno, la tendenza sembra attenuarsi e mostrare nuove dinamiche.

È quello che emerge dalla ricognizione effettuata dall’Osservatorio Rental Blog con il supporto della società di analisi Trade Lab. Il campione includeva circa 150 noleggiatori iscritti alla nostra community, per un’indagine che ha toccato diversi temi di gestione.

L’indagine si è valsa della collaborazione di  LoJack Italia, società del Gruppo CalAmp leader nelle soluzioni telematiche per il recupero dei mezzi rubati.

Tra le vittime più colpite ci sono i noleggiatori, costretti a subire ingenti perdite economiche e grosse difficoltà operative nel servizio dei propri clienti.

Anatomia del fenomeno

Si tratta di un fenomeno variegato e di ampio respiro, che non coinvolge solo le macchine. Finiscono sempre più nel mirino dei ladri anche i loro accessori. Quindi benne, ganci, forche e così via. Ma persino la piccola attrezzatura, gli elettroutensili e i generatori. Sia quando sono dislocati nei cantieri all’interno dei quali vengono utilizzati, sia quando sono a dimora nei depositi dei noleggiatori.

Oltre ai furti rimangono in crescita anche i fenomeni di appropriazione indebita, a cui avevamo dedicato un approfondimento alcuni mesi fa.

Oliviero Cresta, Coordinatore dell’Osservatorio Rental Blog ha evidenziato gli aspetti più salienti:

“Il nostro sondaggio sentiment, elaborato su un campione di noleggiatori di diverse dimensioni iscritti alla community del portale in collaborazione con la società di ricerca Trade Lab, evidenzia nel secondo semestre una lieve attenuazione del fenomeno dei furti di macchine per l’edilizia e l’industria, a fronte di un lungo periodo precedente di trend in costante aumento.  In questo comparto permangono le difficoltà relative all’appropriazione indebita, con mezzi di una certa importanza che non vengono riconsegnati alle scadenze dei contratti o di cui si perdono le tracce a fronte di noleggi borderline”.

Si riscontrano anche casi di sostituzione di parti relativamente nuove con attrezzi maggiormente usurati alla riconsegna del mezzo. Il nostro sondaggio rileva, infine, un minor numero di mezzi rubati che vengono immediatamente esportati clandestinamente. Ciò fa pensare alla creazione di un mercato nazionale parallelo di parti meccaniche e pezzi di ricambio ottenuti dallo smembramento delle macchine rubate, che non tocca comunque il noleggio professionale”.  

Cosa dicono gli intervistati

Puntando direttamente e con efficacia al recupero dei mezzi, le tecnologie e l’organizzazione introdotte da LoJack hanno ottenuto ottimi riscontri da parte dei noleggiatori che le hanno adottate.

Ad esempio, Luca De Michelis, Direttore delle Operazioni di CGTE, ha raccontato di diversi recuperi effettuati proprio grazie a questi sistemi.

“I nostri sistemi protettivi LoJack con doppia tecnologia a radiofrequenza e l’ausilio delle Forze dell’Ordine, ci hanno consentito molti recuperi in tempi rapidi. E questo non è sempre stato possibile con le macchine non ancora dotate di sistemi di protezione di ultima generazione. Per tutelare ancora di più la flotta, cioè la nostra principale fonte di reddito, stiamo studiando con LoJack l’utilizzo di appositi tag da applicare su accessori e parti mobili, così da tenere sempre sotto controllo la tutela dei nostri mezzi, incluse le dotazioni originali, e al contempo avere informazioni aggiornate in tempo reale sul loro stato d’uso”.

Anche Francesco Gelao, CEO di Tecnoeleva (società di noleggio con sede a Bari), ha espresso soddisfazione nei confronti delle soluzioni LoJack:

“Anche le nostre macchine sono state oggetto di un elevato numero di tentativi di furto nei primi sei mesi dell’anno. Si è trattato di mezzi di una certa dimensione e importanza. E quando in passato avevamo installato sistemi più tradizionali di telecontrollo, purtroppo non erano risultati efficaci. Questa volta, grazie a un po’ di fortuna, ma soprattutto alla presenza sui macchinari dei sistemi di tracciamento LoJack, sono state recuperate entro poche ore. In un periodo in cui la domanda di noleggio è in crescita costante, questi interventi si sono dimostrati molto efficaci. Sia dal punto di vista della tutela patrimoniale della nostra flotta sia sotto l’aspetto della riduzione dei rischi e della continuità del lavoro offerto alla nostra clientela”.

Un vantaggio non da poco, di questi tempi. furti e appropriazioni indebite

Come cambia la dinamica dei furti

Nel corso dell’anno, inoltre, il fenomeno dei furti non ha solo subito il notevole incremento di cui abbiamo parlato, ma anche un sostanzioso cambiamento d’approccio da parte delle organizzazioni malavitose che portano avanti questo business.

Prima le organizzazioni malavitose tendevano a portare subito all’estero i mezzi rubati per rivenderli. Oggi, invece, queste macchine vengono ridotte ai loro singoli componenti e rivendute direttamente sul territorio nazionale.

Ciò è dovuto a uno dei problemi che hanno colpito maggiormente l’industria negli ultimi mesi. Stiamo parlando naturalmente della grave carenza di materie prime e pezzi di ricambio, sempre più difficili da trovare e pertanto sempre più costosi (e quindi proficui per i ladri).

In questo senso, il cambio di trattamento riservato ai mezzi rubati dimostra le proporzioni di questa crisi. Infatti, i ladri traggono oggi più profitto dalla vendita dei singoli componenti delle macchine rubate di quanto non farebbero vendendo il mezzo nel suo insieme.

Secondo gli intervistati, la portata assunta da questo fenomeno negli ultimi mesi dimostrerebbe la nascita di un fiorente mercato illegale dei pezzi di ricambio all’interno del nostro Paese.

A testimoniarlo, d’altronde, ci sarebbero anche le diverse centrali di montaggio scoperte dalle Forze dell’Ordine nel corso delle numerose operazioni condotte sul territorio. Veri e propri depositi in cui i mezzi vengono consegnati dopo ogni furto per essere smembrati e poi distribuiti sul mercato illegale.

In quest’ottica si spiegherebbe anche il significativo aumento dei furti riguardanti singoli accessori o componenti di mezzi che invece vengono lasciati sul posto. Tra i più rubati possiamo citare le benne, le pale di caricamento e i ganci collegati ai sollevatori telescopici.

Nel campo delle appropriazioni indebite, peraltro, sono diffusi anche casi di mezzi riconsegnati dopo aver sostituito componenti in ottimo stato con delle parti equivalenti ma ben più usurate.

Furti di macchine da cantiere, come tutelarsi

Di pari passo con i furti, nell’ultimo anno è cresciuta anche l’attenzione dei noleggiatori verso gli strumenti che permettono di tutelare i propri asset.

I noleggiatori contattati dal nostro Osservatorio, in particolare, hanno dimostrato una maggiore propensione verso le soluzioni in grado di aggiornare e migliorare i tradizionali sistemi satellitari. Le loro versioni meno recenti, infatti, sono ormai facilmente schermate dai criminali per mezzo di jammer facilmente reperibili sul mercato.

Si dimostrano quindi particolarmente efficaci i sistemi che utilizzano la doppia tecnologia GPS/GSM e Radiofrequenza, in grado di aumentare sensibilmente le possibilità di recupero del mezzo.

Lo ha evidenziato anche Massimo Braga, Vicepresidente e Direttore Generale di Lojack Italia, società leader nella produzione di questo tipo di soluzioni, commentando i risultati:

“Le nostre soluzioni dedicate al contrasto della piaga dei furti garantiscono maggiore sicurezza e protezione grazie all’azione congiunta di diversi fattori. In primis quella dei dispositivi installati a bordo delle macchine. Essendo dotati di tecnologia in radio-frequenza non schermabile, sono in grado di rilevare i veicoli anche in luoghi in cui gli altri sistemi sono meno efficaci”.

“Fondamentale poi l’intervento della nostra centrale” prosegue Massimo Braga, “sempre operativa e al servizio del cliente in ogni momento del giorno. A coadiuvarla anche il team di sicurezza di LoJack, che supporta sul campo le Forze di Polizia nelle attività di localizzazione, recupero e restituzione del veicolo al legittimo proprietario. A rafforzare ulteriormente la protezione ci pensa poi l’integrazione con le nostre soluzioni telematiche, che consentono di rendere ancora più efficace e rapido l’intervento. Una rapidità che spesso consente di concludere con successo la ricerca prima che il veicolo venga smontato e se ne perdano definitivamente le tracce”.

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Tag dell'articolo: CalAmp, furti, LoJack, macchine edili

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