Un posto vuoto su un aereo o una stanza vuota in un hotel rappresentano una vendita persa e un costo secco per chi li gestisce. Per questo ormai da molti anni le compagnie aeree e le catene alberghiere si sono dotati di software di yield management, con cui cercano di praticare il prezzo più alto possibile per la propria offerta, minimizzando il numero di vuoti.
Ora una start up americana, LiquidSpace, vuole lanciare un sistema analogo per il mondo del coworking. Il coworking, di cui abbiamo già parlato qui, è una nuova modalità di uso degli spazi di lavoro attrezzati, che ne prevede la condivisione a noleggio per periodi variabili da un’ora a un anno.
LiquidSpace vuole offrire software di gestione del back-office e dei pagamenti a tutte le aziende che offrono spazi di coworking. Negli USA si contano circa 1.700 spazi per il coworking, ma a questi vanno aggiunte 2.000 sale congressi, un numero imprecisato di alberghi e anche aziende con spazi di lavoro inutilizzati.
Sul suo sito, LiquidSpace consente di inserire gratuitamente il proprio spazio in offerta per il coworking. Anche se l’azienda si rivolge principalmente al mercato americano, e californiano in particolare, è possibile inserire spazi localizzati in tutto il mondo. Il servizio è a pagamento negli USA, e gratis, ma con un livello di servizio inferiore, per gli altri paesi.
Il servizio offre un archivio centralizzato di spazi, gestisce le prenotazioni, raccoglie i pagamenti dagli utenti e cura servizi di noleggio specifici su richiesta. Il sistema, che profila ogni coworker che prende a noleggio uno spazio, può essere adattato alle esigenze di chi offre gli spazi, per consentire la richiesta di più dati. LiquidSpace offre anche, gratis, la gestione di sale aziendali riservate per uso interno o per ospiti speciali.
Secondo alcune riviste economiche, LiquidSpace ha raccolto 5 milioni di dollari di finanziamenti da fondi di private equity. Dal punto di vista dei ricavi, l’azienda chiede pagamenti sotto forma di una commissione in percentuale decrescente (50% del canone la prima volta che un cliente usa il servizio, 25% la seconda, 10% dalla terza in poi).
L’azienda si pone obiettivi che non sono solo di business: secondo i suoi fondatori, se il coworking prenderà piede e si diffonderà a sufficienza, grazie ai suoi servizi avanzati di yield management ci sarà un utilizzo più efficiente degli uffici e degli spazi, e una riduzione degli spostamenti di lavoro, con conseguente abbattimento dell’inquinamento. Il tutto, ovviamente, con una commissione per l’intermediario che ottimizza il noleggio.
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