Questo blog vuole essere un luogo dove si coltivano pensieri rivolti all’innovazione. Dove si raccolgono stimoli per poter fare sempre meglio con meno. Una cassa di risonanza di suggerimenti strategici per liberarsi dai vincoli della proprietà, ma anche dimora di consigli pratici su come, quotidianamente, si possono raggiungere obiettivi personali e aziendali semplicemente utilizzando le risorse a disposizione, piuttosto che accumularle o sprecarle.
Tra queste risorse ci sono certamente i prodotti e servizi offerti a noleggio; ci sono mondi fruibili in condivisione; pensieri creativi qualsiasi che trovano una strada imprenditoriale. Il noleggio però non è il fine, ma piuttosto il veicolo per accedere a cose altrimenti inaccessibili, che magari ci permettono di realizzare qualcosa che mai avremmo potuto realizzare altrimenti.
Il noleggio, la cultura dell’accesso, lo sharing… sono semplicemente un volano di circolazione di idee e oggetti, di mezzi di produzione o soluzioni per provare nuove esperienze. E’ la nostra mente perversa che ci ha portato ad acquistare un sacco di cose inutili (e inutilizzate) per poi magari buttarle, quando inevitabilmente non servono più. E’ la necessità del consumismo che ci ha costretto a sostituire i prodotti in nome dell’innovazione, buttando in una discarica oggetti vecchi che ora, paradossalmente, cerchiamo di ricomprare, per nostalgia o moda nei mercatini vintage (pagandoli nuovamente e a caro prezzo).
La centralità della fruizione
La crisi e conomica, il credit crunch, lo Stato vorace, ci stanno portando finalmente a cambiare mentalità. E al’improvviso scopriamo che noleggiare è anche conveniente, addirittura innovativo. Se fossimo costretti ad acquistare tutti i libri che abbiamo voglia di leggere o tutti i dischi che desideriamo ascoltare, saremmo poveri di cultura o di mezzi finanziari (dipende da quello che scegliamo). Invece, con il bookcrossing, un libro può passare di mano in mano; con il filesharing, un disco può essere ascoltato (legalmente) da un numero imprecisato di persone. Quella della tutela dei diritti d’autore è tutta una montatura, perché quando c’è innovazione c’è sempre qualcuno che si ritrova in mano una scatola vuota e non accetta di perdere la sua fonte di guadagni fino a quel momento certa.
I dinosauri sono spariti perché non si sono saputi adattare, così come spariranno le case discografiche major se rimarranno miopi alle nuove modalità di fruizione della musica o le case editrici che non troveranno il modo di restituire valore a quello che pubblicano. Non tutto è destinato a sparire, infatti, se è capace di mantenere il suo valore. Personalmente io ascolto ancora la musica sui dischi in vinile perché ha una qualità che non è mai stata superata. Leggo un libro di carta perché voglio sentire il profumo della stampa.
Il gigantesco equivoco che riguarda l’innovazione è che sembriamo irrimediabilmente costretti a rincorrere le novità e spendere i nostri soldi per stare al passo.
Invece, il segreto sta nel modo migliore (e innovativo) di usufruirne.
E’ una questione di cultura. I clienti ritengono ancora che noleggiare sia impiegare risorse finanziarie a fondo perduto. Come noleggiatore il peggior nemico è la difficoltà di far passare il messaggio che il noleggio è un costo certo, definito e di durata pari all’esigenza economica. Momento economico e momento finanziario sono sfalsati nell’acquisto, nel noleggio sono paralleli. sono questo basterebbe a far pendere l’ago della bilancia decisionale a favore del noleggio!