L’eye-tracking per la sicurezza delle macchine

Sul numero di Marzo 2010 della Rivista Italiana del Movimento Terra è apparso un articolo interessante, relativo a una tecnologia che può avere diverse applicazioni utili nel campo della sicurezza: l’eye-tracking.

Dietro a questo nome inglese, apparentemente criptico, si nasconde una tecnologia tanto semplice quanto innovativa per alcuni segmenti del mercato italiano delle macchine utensili (come il movimento terra o le piattaforme di sollevamento). SI tratta di far indossare a una persona un sistema di occhiali particolari o un casco che, con un sistema di microtelecamere, registrano da una parte che cosa questa sta guardando, e dall’altra i movimenti dei suoi occhi.

Come è facile intuire, il risultato è una ripresa della scena che la persona stava guardando, con in sovrapposizione il tracciato dei suoi occhi (da cui il termine eye-tracking, ossia appunto “tracciamento dell’occhio”). I filmati così ottenuti possono poi essere analizzati (meglio se su un campione di alcuni utenti, e non di uno solo), per capire quali sono i punti “caldi”, su cui gli utenti fissano maggiormente lo sguardo, e le aree “fredde”, che invece sono più o meno inconsciamente ignorate.

Ne risulta un quadro chiaro di come le persone osservano alcuni strumenti di lavoro, in condizioni normali e di stress (ad esempio di emergenza). Pensiamo ad esempio al quadro comandi di una macchina movimento terra o di una piattaforma di sollevamento: uno strumento chiaro, dove il pulsante di fermo macchina di emergenza è ben visibile, può fare la differenza tra la vita e la morte di una persona.

Per questo motivo, infatti, il sistema è già utilizzato a livello internazionale dai produttori di autoveicoli e di aerei, che valutano in tal modo la chiarezza dei quadri comandi. In questi ultimi anni, tuttavia, ha visto scendere i costi necessari per utilizzarlo e aumentare la comodità degli strumenti per chi si sottopone ai test.

Alcuni produttori di piattaforme aeree si sono mostrati interessati all’utilizzo di questa tecnologia per valutare le proprie macchine. Sarebbe interessante che il sistema fosse utilizzato anche per finalità di formazione sulla sicurezza all’uso degli strumenti che vengono quotidianamente dati a noleggio nel nostro paese e in Europa.

Tag dell'articolo: sicurezza, tecnologia

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