Dopo aver visto i dati trimestrali dei principali noleggiatori, passiamo ai produttori nella nostra rapida carrellata dei risultati dei principali operatori della filiera del noleggio. Prima però ricordiamo che i risultati dei produttori spesso anticipano la domanda di macchine da parte dei noleggiatori, e sono invece sincronizzati con il mercato in generale per quanto riguarda le loro vendite dirette agli utilizzatori.
Volvo Group ha riportato una riduzione tendenziale delle vendite del 39% rispetto allo scorso anno. Rispetto a tre mesi prima, i conti sono migliorati grazie alle politiche di taglio dei costi, anche se permane una perdita a livello operativo. Il management non si attende un miglioramento forte nei prossimi mesi, anche se si incominciano a vedere i primi segnali di graduale ripresa: per questo, le politiche di aumento dell’efficienza sono destinate a durare.
Analoga la situazione per Manitou, che prevede di toccare i minimi di vendita nel quarto trimestre (nel terzo ha segnato una performance di -47% (-52% in Europa, -43% nel Nord America). L’azienda, ritiene concluso il processo di eliminazione degli stock da parte dei suoi rivenditori in entrambi i continenti, ha registrato per la prima volta nel 2009 un portafoglio ordini del valore di più di tre mesi di vendite.
L’azienda nel 2009 ha tagliato la forza lavoro del 35% in termini FTE (Full Time Equivalent).
Haulotte ha registrato vendite in calo del 59% rispetto allo stesso trimestre del 2008, con un trend stabile se confrontato con i primi mesi dell’anno.
La quota delle vendite è calata drasticamente, mentre in confronto hanno registrato performance migliori le aree dei servizi e del noleggio (rispettivamente -18% e -8%). Le vendite sono scese in Europa, ma salite in Nord America.
Anche Terex, come altri operatori, prevede una ripresa nel 2010 (in anticipo nei paesi emergenti rispetto all’Europa e agli USA), e ritiene di aver “girato l’angolo”, ossia toccato il fondo della sua crisi.
JLG, invece, ha registrato vendite in calo del 58,2%, che diventa del 70% se non si considerano le attività del settore militare, condotte da JLG per la propria casa madre Oshkosh Corporation. Nel complesso per l’intero anno (la società chiude l’esercizio il 30 settembre) le vendite sono calate del 63%.
I ricavi di Palfinger sono scesi del 36,1% tendenziale, arrivando a toccare livelli simili a quelli del 2005, anche se il trend è di leggero miglioramento nel corso dell’anno. Il management ha riportato vendite pari a quasi zero nei mercati di Spagna, Inghilterra, Italia, Irlanda, Grecia e Russia, oltre che declini sensibili in Francia e Germania.