L’uscita dei conti del terzo trimestre 2009 delle principali imprese legate al settore del noleggio e delle costruzioni ci consentono di avere, sia pure in modo indiretto, nuove informazioni sull’andamento del settore a livello europeo e mondiale.
In assenza, purtroppo, di comunicati analoghi per le imprese italiane, usiamo questi dati, e i relativi commenti dei manager, per farci un’idea di come vanno le cose nei mercati più simili a quello italiano (gli USA e l’Europa). Partiamo dai noleggiatori.
United Rentals ha annunciato vendite in calo del 32%, e ricavi da noleggio in calo del 30% rispetto al terzo trimestre 2008. Il risultato operativo è stato comunque positivo, anche se in forte calo, e l’azienda ha raggiunto il pareggio di bilancio a livello complessivo.
L’azienda, che si attende per la fine dell’anno un cash flow migliore di quanto previsto in precedenza, si sta preparando per una ripresa per la metà del 2010. United Rentals continuerà a ridurre la propria flotta in alcune zone, ma comincerà anche ad aggiungere alcune macchine movimento terra e prodotti da noleggiare nel settore industriale. L’età media della flotta dovrebbe quindi continuare ad aumentare.
Un altro primo segnale positivo è che se, da un lato, ha chiuso tre filiali, ne ha però aperta una nuova.
Sempre nel terzo trimestre, RSC Holdings ha annunciato ricavi da noleggio in calo del 35%, ma un cash flow ampiamente positivo. A differenza di United Rentals, a livello complessivo ha registrato una perdita, sia pure contenuta. Il suo volume di noleggi è sceso del 25,7%, e i canoni medi del 9,4% annualizzato, interrompendo comunque la forte riduzione registrata nei primi due trimestri. L’indice di time utilisation della flotta si è attestato a 58,9%, rispetto al 72,3% di dodici mesi prima. L’azienda ha anche aumentato le vendite di macchine usate, dimezzando però il margine di profitto su queste vendite (dall’8% al 4%).
Dal punto di vista competitivo, anche RSC sta progressivamente spostando il suo focus verso il mercato industriale, e tagliando i costi (tra cui, purtroppo, anche quelli del personale).
Il cash flow a disposizione (elevato e superiore alle attese) sarà usato per ripagare i debiti aziendali.
Risultati quasi in fotocopia di quelli dei due big statunitensi (in termini si di valori economici che di strategie) sono stati registrati anche da Hertz Equipment (HERC).
Lo specialista di noleggio gru Essex Rental Corporation ha riportato quasi un dimezzamento della time utilisation della sua flotta (dal 72,8% al 38,6%), unita a un calo dei canoni medi mensili, che ha ovviamente portato a ricavi da noleggio più che dimezzati. L’azienda tuttavia si aspetta una ripresa, sia pure lenta, e sta quindi investendo per aumentare la portata delle sue gru, ossia per concentrarsi sui segmenti più profittevoli in termini di periodi di utilizzo e canoni praticati.
Venendo ai noleggiatori europei, Cramo ha annunciato vendite in calo del 26,1% nel terzo trimestre (rispetto allo stesso periodo del 2008), con conseguenti cali anche degli altri margini operativi. Rispetto al secondo trimestre, le vendite in realtà sono salite. Nella maggior parte dei mercati serviti la profittabilità è rimasta su buoni livelli, con l’eccezione della Danimarca e di alcuni paesi europei, dove c’è una fortissima competizione sui prezzi.
Anche Cramo si attende una domanda in calo ancora per alcuni mesi (fino a metà 2010), e una ripresa solo dopo questo periodo. E’ peraltro difficile fare previsioni da questo punto di vista.
Iscriviti a Rental Blog e ricevi gratuitamente gli aggiornamenti tramite email
Pag 169
“Da pensa in grande”…
Un modo per mantenere lo slancio è continuare a porsi sfide sempre più complesse.Quando si arriva al top,che cosa bisogna fare ?…..
Bisogna anche distribuire gratuitamente le proprie conoscenze a tutti coloro che chiedono indicazioni e suggerimenti.Io credo credo che le persone imparino più efficacemente e più rapidamente…
Per mantenere lo slancio,dovete avere dei valori assoluti,non solo dei valori monetari;e dovete capire quando è venuto il momento di cominciare a restituire …
Donald J.Trump
A cui va un ringraziamento personale per il suo prezioso insegnamento.