Secondo Euroconstruct e le società di ricerca che ne fanno parte, quest’anno il settore delle costruzioni in Europa registrerà un calo del 7,5%. Le stime precedenti (che risalgono a dicembre dell’anno scorso) indicavano un -4,3%, il che indica un notevole peggioramento della situazione prevista. Si tratta di un calo che va ad aggiungersi al -3,1% registrato nel 2008, dopo il picco del 2007.
La revisione al ribasso ha riguardato quasi tutti i 19 paesi analizzati, con le sole eccezioni di Svizzera e Ungheria. La prima fa registrare un miglioramento delle stime, e una situazione positiva, mentre la seconda solo la stima di una riduzione di entità leggermente più contenuta.
Il calo sarà peggiore nei cinque mercati principali (Francia, Germania, Spagna, Italia e Regno Unito), dove le stime sono di un ribasso dell’8,1%, che si somma al -4,2% del 2008. Il mercato più in difficoltà tra i cinque, è senza dubbio la Spagna, dove la caduta è del 18,7%, dopo il -17,3% del 2008. Italia e Gran Bretagna segneranno cali intorno al 7,5%, mentre la situazione è relativamente migliore in Francia e Germania.
Tra gli altri paesi, il crollo è fortissimo in Irlanda (-34,6%), mentre negli altri mercati occidentali le cose andranno, in media, meno peggio che nei primi cinque, con le notevoli eccezioni di Portogallo e Finlandia.
Nei paesi dell’Est, la crescita sarà dell’1,2%: anche in questo caso c’è stata una notevole revisione dalle stime di Dicembre. La Polonia resta il mercato più positivo.
Uno sguardo al futuro
L’anno prossimo il mercato nel complesso segnerà, secondo le stime, un -1%, guidato dall’Europa Orientale, mentre i paesi occidentali resteranno al palo (-1,5%), appesantiti dal calo della Spagna (-6,1%).
La crescita tornerà nel 2011, con un +1,6% complessivo. La presenza di un’Europa a due velocità (elevata nei paesi dell’Est e ridotta in quelli occidentali) sarà confermata.