Le compagnie automobilistiche, alle prese con un mercato in crisi nera, le stanno provando tutte per risollevare gli acquisti di autovetture da parte della clientela privata.
Acquisti che, sia per la crisi che per i miglioramenti qualitativi dei mezzi attualmente a disposizione, sono sempre meno e sempre più rarefatti nel tempo. I dati, e come questa crisi riguardi anche le flotte del noleggio a lungo termine B2B, li riporta Fleetblog in questo post.
L’ultima moda nel settore è la proposta di formule che consentano la rateizzazione della spesa per i consumatori, mediante finanziamenti o attraverso il noleggio a lungo termine da parte delle stesse case automobilistiche, con modalità variabili: si va dal cosiddetto buy-back (finanziamento con anticipo, rate mensili e opzione di riscatto finale al termine del periodo) al noleggio a lungo termine vero e proprio. I soggetti coinvolti sono le società finanziarie dei gruppi, o società specializzate (è il caso ad esempio di Leasys per le vetture Fiat).
Solo per fare qualche esempio, Mercedes ha lanciato numerose offerte di buy-back sotto il marchio DrivePass, e Fiat ha lanciato il noleggio EasyChic sulle vetture Lancia, con il versamento di un anticipo e canoni mensili che partono da 199 euro. Nei canoni sono compresi i costi di manutenzione, l’assicurazione RCA, bollo, Ipt, manutenzione ordinaria, usure e guasti, servizio traino.
In tutti i casi, però, i concetti alla base della comunicazione aziendale sono la possibilità di godere della macchina senza pensieri, e la libertà di scelta alla fine del periodo (se continuare con la vettura attuale o se cambiarla). A differenza della clientela classica del noleggio a lungo termine (aziende e Partite IVA, anche grazie alla presenza, seppure in quantità sempre minore, di sgravi fiscali), in questo caso ci si rivolge ai privati, come testimoniano i canoni più bassi di quanto avviene normalmente, e il limitato numero di Km inclusi nel servizio (da 10.000 a 20.000), caratteristici di un uso più ridotto o quantomeno non professionale. Assente, almeno nella comunicazione istituzionale, qualsiasi riferimento alle modalità di manutenzione ordinaria e straordinaria contenute nei vari pacchetti (sedi dove effettuarle, tipo di ricambi utilizzati, eccetera).
Le case automobilistiche puntano quindi a un’impresa molto difficile: cambiare la mentalità tipica degli italiani, e convincerli che il noleggio, con la disponibilità di un mezzo nuovo ed efficiente, senza pensieri e problemi burocratici da gestire, è il candidato ideale a sostituire il possesso. In questo si innestano in una tendenza che più volte abbiamo sottolineato (quella del godimento senza possesso), ma l’automobile è da sempre per gli italiani uno dei beni-simbolo di cui avere la piena proprietà.
Che ne dite: ce la faranno?
… non nei beni voluttuari.. No! …gli italiani privati non ce la faranno..
Che bravi, scoprono l’autonoleggio a nuovo e così fanno concorrenza ai loro stessi clienti che forse ridurranno gli acquisti per il parco in circolazione. Con la stessa “lungimiranza” le case automobilistiche hanno creato gli usati giovani e di pari misura sono scese le vendite del nuovo. Non tutti i problemi derivano dalla crisi economiche e dalle sbagliate modifiche fiscali.
“…Che ne dite: ce la faranno? ”
NO !
No, non ce la faranno perché erano, sono e saranno sempre degli avidi venditori di soldi prima che di veicoli e non potranno mai LORO per primi cambiare mentalità.
L’autonoleggio è “Arte pura” che richiede cose che un fabbricante ancor mai un dealer, neanche si immaginano, cose che non potranno mai entrare nella loro zucca di venditori.
C’é solo una remota, piccola, flebile possibilità che il mondo della produzione ce la possa fare e sapete qual è ?
Che affidi le proprie attività di noleggio a veri noleggiatori, ovvero a persone che sanno cosa vuol dire e che cosa sia l’autonoleggio e cosa voglia dire e cosa bisogna fare per noleggiare e… con profitto.
Insomma, che siano in grado di incontrare ed abbiano la fortuna di trovare noleggiatori veri, di razza, insomma dei puro sangue. Merce rara, anzi rarissima, Razza in via di quasi estinzione
E se qualche esemplare ancora circola per le praterie … costa caro, anzi, pensate che un tale fenomeno, qualora accettasse proprio perché purosangue lo farebbe a 4 soldi, cosi come qualcuno, anche ad alti livelli pretenderebbe ?
Come può’ un fenomeno accettare di essere pagato poco?
Se lo fa vuol dire che poi fenomeno non è !
Come possono questi biechi, miopi e obesi fabbricanti o peggio le loro reti di unti e sudati commercianti capire l’Arte, il piacere sano, il senso di appagamento di un noleggiatore, la soddisfazione di un contratto chiuso dove giocano mille consapevolezze per ultima, ma non ultima la soddisfazione del Cliente. Anzi, la prima !
Oliviero Tu chiedi se ce la faranno, ti riconfermo la risposta: “NO !”
Ovvero, si metteranno fuori molti veicoli, vetture, domani furgoni, si ok e dopo ?
Sapete che penso invece ? Che si stanno scavando la loro ultima fossa perché non stanno pensando al “Dopo”
Cerco di spiegarmi meglio e mi scuso per abusare della pazienza di chi mi sta leggendo, ma ritengo che l’articolo di Oliviero, che ringrazio, metta il segno su questioni molto importanti, soprattutto per evitare che qualcuno dei nostri figli o perfino qualcuno di noi stessi, possa cadere nelle mani di qualche concessionario che improvvisamente decide che da grande vuole fare il noleggiatore!
E proseguo: – Tu, fabbricante, peggio ancora concessionario grasso e bavoso, vuoi traghettare utenza del mondo del noleggio a quello della vendita con offerte, esperimenti tariffari fischioni e botti a colori e nel frattempo non ti accorgi che per 40 anni noi, ripeto NOI, per creare dal nulla questa clientela abbiamo sudato altro che le proverbiali 7 camicie? Tu fabbricante di oggetti obsoleti, inquinanti, cari e ignominiosamente super tassati non ti prepari mettendoti al fianco persone esperte di noleggio che possano servire (…la Clientela, non te ), così come e’ ormai abituata?
Pensi che il Cliente te lo possa servire il tuo sito web, la tua nuova applicazione ? Il tuo call center? Ma statti fermo, lascia stare, alla fine chiudi e fai pure un gran botto. Ecco, questo è in parte e solo in piccola parte, quello che penso e che mi sento di dire in questo blog che considero frequentato da persone che di Autonoleggio ne capiscono davvero. [Se non fosse cosi non starei qui a perdere tempo e ancora peggio a farlo perdere pure a Voi].
Se l’obiettivo è svuotare i piazzali a tutti i costi, si, qualche cosina possono farla, ma per favore non parliamo di Autonoleggio ne a breve ne a lungo che poi, [come sa, chi m’ interpreta bene], non c’è nessuna differenza.
– E se lontanamente, sempre tu laido concessionario o esausto, vomitevole fabbricante, vuoi un esperto di Autonoleggio, bene forse qualcosa si potrà fare per te, ma ad una condizione, ovvero, che paghi tanti quattrini, cosi come quelli che ti sei preso a interesse vicino allo zero per finanziarti o per bonus e contribuzioni varie ai tempi delle vacche grasse, quando noi poveri animali per rispettare una prenotazione abbandonavamo a casa mogli e figli di giorno, di notte, senza sabati, ne domeniche etc, etc.
Quindi la risposta è NO, senza dei veri esperti di noleggio e ben pagati, no, non possono farcela.
Ringrazio per l’ospitalità e mi scuso per la lunghezza del mio post
R.Pruna
Credo che le case automobilistiche non siano in grado di proporre un offerta adeguata verso il noleggio, almeno non in diretta esposizione del marchio, ma affrontando la questione attraverso società di nlt (a titolo di esempio Leasys per il gruppo Fiat, ma non è l’unico) per macro settori economici, per p.iva, privati o piccole imprese si dovranno affidare a chi conosce ed opera sul territorio.
Il singolo concessionario, trasformarlo in un noleggiatore è di difficile applicazione, anche se i più evoluti affiancano già la vendita pura a noleggio sia breve che lungo affidandosi a brand già consolidati sul mercato.
La faccenda è complessa e noleggiatori non ci si improvvisa, salvo fare dei disastri.
In questo post di Oliviero Cresta: “Le case automobilistiche provano con il noleggio a lungo termine” ci sono i contenuti chiave per un adeguato rilancio dell’attività di Rent-A-Car a breve o a lungo che sia.
Ci sono colleghi che desiderano aprire un tavolo di lavoro a tal proposito? Fatemi sapere, c’è molto da poter fare.
Cordiali saluti e intanto facciamoci coraggio, non può essere sempre mezzanotte.
R.Pruna
Le case automobilistiche hanno virato pare del loro modello di business muovendosi verso una flessibilità maggiore. Hanno capito che il noleggio a lungo termine non è solo un modo per venire incontro alle difficoltà economiche, ma che piuttosto gli utenti stanno cambiando il loro rapporto con il concetto di possesso, abbracciando la transitorietà delle cose.