Intermat, l’importante fiera dedicata al mondo della costruzione che si terrà a Parigi nell’aprile del 2018 ha pubblicato, in collaborazione con BusinessFrance, un osservatorio economico che prende in esame la situazione di più di 30 nazioni in tutto il mondo, riguardo agli investimenti e ai progetti futuri nelle infrastrutture. In questo primo articolo analizziamo la portata economica degli investimenti riguardanti il nostro Paese. Prossimamente, andremo più nel dettaglio cercando di approfondire quelli che sono i singoli progetti più importanti in costruzione o in fase di iniziazione.
Dopo gli anni della recente recessione, l’economia italiana ha fatto qualche passo in avanti a partire dal 2014. Ci sono però ancora problemi strutturali, come il debito pubblico, che limitano di fatto gli investimenti nel campo delle infrastrutture. Nonostante ciò, l’Italia è al secondo posto nella classifica europea per produzione, grazie ad alcune industrie forti che continuano a investire. Nonostante la crescita lenta, l’Italia dovrebbe rimanere nel tempo la terza forza economica europea, dietro a Germania e Francia e davanti alla Spagna.
Gli investimenti programmati per il futuro sono soprattutto focalizzati su aeroporti, ferrovia e strade, con una particolare attenzione alla sicurezza, dopo i recenti disastri sismici.
Strade
La priorità è quella di aumentare la sicurezza della rete stradale già esistente, preservarne la qualità anche dopo catastrofi naturali come allagamenti e terremoti. Ci sono 4 piani di investimento già programmati:
- Programma nazionale per le infrastrutture 2014-2020: investimenti per migliorare la sicurezza delle strade
- Piano nazionale per i danni idrologici
- Piano redatto da ANAS 2016-2020
- Piano ANAS per i terremoti
Il totale degli investimenti previsti nel periodo 2014-2020 è di 31 miliardi di euro.
Aeroporti
Saranno fatti investimenti per modernizzare e ingrandire 12 aeroporti considerati tra i più strategici: tre-quarti degli investimenti sono stati canalizzati verso gli aeroporti più frequentati (Roma, Milano, Venezia). Altri investimenti di 4 miliardi sono stati programmati nel 2016 a seguito dell’continuo aumento di passeggeri (+4,6%).
Il totale degli investimenti relativi agli aeroporti fino al 2030 ammonterà a 84 miliardi di euro.
E’ operativa la progettazione di 4 corridoi ferroviari che attraverseranno l’Italia e faciliteranno il trasporto verso i paesi scandinavi e i paesi baltici. A questo si aggiunge la costruzione del tunnel del Brennero e il Piano nazionale per le infrastrutture 2014-2020 incentrato su aumento della sicurezza e del mantenimento delle ferrovie già presenti.
Il totale degli investimenti 2014-2026 ammonterà a 78.8 miliardi di euro.
Porti
L’obiettivo degli investimenti previsti è quello di ridurre l’impatto ambientale dei porti e migliorare l’efficienza energetica. Gli investimenti saranno di € 6.3 mld.
Strutture ingegneristiche
Sono 101 le operazioni pianificate per migliorare la sicurezza dei ponti sospesi sul mare entro il 2020. Inoltre, arriveranno soldi per il riammodernamento dei tunnel in base alle nuove direttive europee, anche a seguito dell’incidente al Monte Bianco. In programma anche la costruzione del tunnel Lione – Torino.
Previste risorse per € 1.3 mld. entro il 2020.
Edifici
Le priorità in questo caso riguardano il Piano di ricostruzione di edifici pubblici e privati a seguito dei terremoti nel 2016; l’adeguamento delle strutture scolastiche agli standard anti-terremoto e la creazione di scuole “innovative” a impatto zero. In generale, saranno incentivate le costruzioni di edifici sempre più efficienti dal punto di vista energetico.
Saranno 22 i miliardi di euro investiti entro il 2020.
Sicurezza, impatto ambientale zero e innovazione sono dunque le chiavi del nostro futuro legato alle infrastrutture. Come anticipato in apertura, in un successivo articolo andremo nel dettaglio dei più importanti progetti.