Uno spazio tranquillo e silenzioso composto da sale con scrivanie, spazi comuni di conversazione e sale riunioni più o meno grandi: ecco la descrizione della maggior parte dei coworking italiani. A queste strutture classiche si sovrappongono i laboratori che accolgono per lo più hobbisti e piccoli artigiani e spazi creativi. A Vimercate, alle porte di Milano, esiste uno spazio Sloworking, un’associazione nata a fine 2014 dall’idea di 5 amiche, mamme e libere professioniste, alla ricerca di un equilibrio del rapporto vita-lavoro e con tanta voglia di condividere.
Dopo due anni e una buona dose di associati, lo spazio è vivo e attivo, fautore di numerose attività, anche a titolo gratuito, utili per chi lavora in proprio e vuole crescere professionalmente e personalmente. Lo spazio si unisce al movimento creato nel 1986 dal giornalista Carlo Petrini quando, venuto a conoscenza dell’apertura di un fast food nel centro di Roma, avviava la sua contestazione pacifica fondando il movimento Slow food. Da lì, il mondo lento si è allargato dando vita a una serie di declinazioni che vanno dalla moda al viaggio, dal design all’educazione. Lavoro al ritmo di vita è il claim di Sloworking che si adopera per tradurre il concetto di slow in una serie di piccole azioni atte a portare anche nel mondo del lavoro un approccio lento, sostenibile, centrato sul benessere della persona e della famiglia come base solida per il successo a lungo termine.
Chi si associa, oltre ai servizi del coworking ha diritto a tariffe agevolate su corsi e workshop; ma non solo, riceve ore gratuite di consulenza con esperti del settore (legali, commercialisti …) e una serie di convenzioni con negozi, ristoranti e attività sul territorio e servizi di supporto alla famiglia.
“Vengono valorizzate le capacità di ogni nostro singolo associato – ci dice Vanessa Trapani, esperta in finanziamenti pubblici e innovazione d’impresa che, insieme a Laura Curti, architetto e Silvana Loffredo, consulente in comunicazione digitale e social media manager, è tra le fondatrici del progetto – il nostro obiettivo è creare continue occasioni di crescita professionale, confronto e collaborazione. Crediamo nell’imprenditoria italiana e nell’armonizzazione delle attività quotidiane. Siamo pronti per diventare un vero e proprio incubatore d’impresa”.
Gli iscritti, infatti, non hanno diritto solo alla semplice scrivania e a tutti i servizi accessori, ma sono a loro volta formatori, corsisti, consulenti, possono partecipare a eventi in esclusiva e a momenti di networking.
Una struttura basata sul dare per ricevere, un bel format da esportare, cosa ne pensate?