Il Presidente dell’Ance, Paolo Buzzetti, illustrando i dati dell’Osservatorio Congiunturale, ha sintetizzato la situazione attuale del settore edile: nonostante in Europa le cose stiano lentamente migliorando, in Italia le imprese che lavorano sempre meno, perché non riescono a trovare nuove commesse che sostituiscano quelle che si chiudono, le opere pubbliche restano ferme e il patto di stabilità che chiude i rubinetti delle risorse finanziarie ai comuni anche per i pagamenti di opere già realizzate. Un’intervista si può trovare sul sito del Samoter.
Si tratta purtroppo di un’evoluzione prevedibile, vista la situazione non rosea dei nostri conti pubblici, che sta richiedendo misure drastiche. Purtroppo è un’evoluzione che penalizza fortemente le imprese del noleggio che hanno enti pubblici tra i loro clienti, perché le norme del patto di stabilità vincolano in particolare le spese correnti.
Sul fronte del credito, l’Ance lamenta inoltre che i tassi di interesse applicati alle imprese delle costruzioni continuano a essere più alti rispetto a quelli applicati in altri comparti (industria o servizi). Una situazione che rafforza il potenziale ruolo del noleggio come soluzione di supporto anche finanziario per le imprese edili, a patto che i noleggiatori abbiano a loro volta la solidità necessaria per affrontare questa congiuntura così difficile per il settore.