Il noleggio tradizionale sta rischiando di essere superato a seguito dell’impulso della sharing economy abbinato alle nuove tecnologie? Oppure i noleggiatori sapranno difendere il proprio spazio e continuare a rispondere ai bisogni dell’impresa moderna? Sono domande che, negli ultimi mesi, ho posto a qualche amico noleggiatore, e che senz’altro cercherò di proporre come filo conduttore nell’apertura del prossimo congresso Assodimi, dove sono stato invitato nel ruolo di animatore.
E’ un fatto assodato che l’evoluzione del rapporto fra il settore del noleggio e la cantieristica edile sia stato strutturalmente legato all’evoluzione del processo di meccanizzazione del cantiere. La crisi degli ultimi anni ha solo rallentato il processo in chiave “hardware” spostando il focus su una via evolutiva più “software” e quindi anche più accessibile per il cliente impresa, almeno per chi si è dotato di moderna tecnologia. L’innovazione tecnologica nell’impresa edile aveva già comportato la progressiva adozione di un modello aziendale simile a quello delle imprese manifatturiere (da qui il termine «industrializzazione edilizia»). E, alla pari delle industrie manifatturiere, anche l’impresa edile sempre più meccanizzata ha conosciuto fasi storiche di crescita, di espansione e successivamente anche di ridimensionamento e riorganizzazione. L’aumento della domanda di «flessibilità» originata da un mercato non più protetto ma sempre più aperto e competitivo ha comportato, in entrambe i casi, l’adozione graduale di un nuovo modello di organizzazione imprenditoriale «a fisarmonica», in grado di rispondere e «respirare» in armonia con le alterne fasi del mercato settoriale.
E’ in questa seconda fase, stiamo parlando dei primi anni del nuovo millennio, che il settore del noleggio ha progressivamente assunto un’importanza sempre più significativa. E non va dimenticato il ruolo propulsivo più generale: insieme all’accentuata meccanizzazione, il fenomeno del noleggio ha anche accompagnato il crescente bisogno normativo, al fine di tutelare la sicurezza dei lavoratori in cantiere e garantire condizioni di lavoro il più possibile uniformi, in ambito nazionale ma anche europeo. Le leggi intervenute, in materia di diritto del lavoro, riguardo alla deducibilità fiscale dei costi sostenuti, al presidio della sicurezza nell’uso e nella manutenzione dei mezzi, avrebbero dovuto rafforzare, almeno sulla carta, il rapporto fra noleggio e impresa edile.
Cosa, quindi, è venuto meno sul fronte del noleggio come sistema organizzato, capace di consolidare il proprio ruolo quasi centrale all’interno di questa dinamica evolutiva?
Cercheremo di sviluppare questa riflessione in alcuni articoli che pubblicheremo nei prossimi giorni, anche in preparazione dell’appuntamento di Verona.