Il Consiglio Regionale della Lombardia, nella sua seduta del 20 settembre scorso, ha approvato all’unanimità dei votanti l’ordine del giorno numero 26007 riguardante la mobilità condivisa.
Nello specifico, come spesso accade in questi casi, dopo numerose premesse, il succo del discorso si distilla in una singola, breve frase, ossia che il Consiglio Regionale
(…) invita la Giunta regionale a favorire, predisponendo appositi strumenti di agevolazione e finanziamento, la diffusione di pratiche di mobilità condivisa.
Tra le numerose premesse e considerazioni di questo invito alla Giunta a prendere appositi provvedimenti ce ne sono alcune interessanti da segnalare, ossia (riportiamo testualmente dall’ordine del giorno, sottolineando in grassetto alcuni punti):
- che la mobilità condivisa rappresenta un nuovo modo di concepire e organizzare gli spostamenti che porta ad avere effetti positivi in termini di riduzione della congestione del traffico veicolare e dell’inquinamento dell’aria in Regione Lombardia;
- che tra le misure del Programma (Regionale Mobilità e Trasporti) si prevede la possibilità di erogazione di abbonamenti regionali per il TPL o per il car-sharing elettrico a chi rottama la propria auto per non acquistarne una nuova;
- negli ultimi anni in Lombardia, soprattutto nella città di Milano, si è sviluppato e radicato un sistema integrato di mobilità condivisa e flessibile basato su un approccio integrato di diverse mobilità di spostamento con servizi di bike sharing, car sharing, car pooling, scooter sharing, park sharing, con una sempre maggiore personalizzazione dei servizi offerti;
- vi sono ampi margini di crescita di alcuni segmenti di innovazione condivisa sulla mobilità quale lo sharing mobility aziendale, che unisce i vantaggi ecologici della scelta, possibili riduzioni dei costi di gestione, essibilità nell’utilizzo e benefici in termini di immagine e le applicazioni per smartphone che possono essere strumenti molto efficaci per migliorare la mobilità e ridurre l’impatto ambientale dei trasporti.
Il relativo Decreto è stato pubblicato sul Bollettino Regionale del 7 Ottobre (ed è accessibile da questo collegamento al Bollettino Ufficiale di Regione Lombardia, selezionando il Bollettino di quella data).
E’ ovviamente ancora troppo presto per dire in che modo tali impegni si concretizzeranno in provvedimenti specifici, e quali saranno le categorie di soggetti che potranno beneficiare di eventuali contributi. Né si fa parola, se non in generici riferimenti ai fondi europei della programmazione 2014-2020, a quando questi strumenti di agevolazione e finanziamento verranno approvati.
Ed è anche corretto considerare che la Lombardia è una delle regioni più ricche e meglio governate d’Italia, per cui è una delle poche che probabilmente ha a disposizione fondi, per quanto ridotti, da destinare a tali iniziative.
Tuttavia è interessante notare anche che la Lombardia è una delle regioni più avanzate su svariati temi, e quindi il fatto che la mobilità condivisa sia ormai considerata dal Pirellone un elemento fondante dei sistemi di trasporto locale lascia immaginare che, presto o tardi, anche le altre regioni potranno arrivare a proporre iniziative analoghe.
Inoltre, dato che in Lombardia vivono oltre 10 milioni di persone, ossia un sesto della popolazione italiana, qualsiasi provvedimento preso a livello regionale avrà un peso non indifferente, e potrà essere un valido test per altre regioni.
Ovviamente non appena usciranno questi primi provvedimenti lombardi, cari lettori, sarete tra i primi a esserne informati.