Il 19 Novembre 2007 nasceva il nuovo portale AgiChina 24, prodotto dalla collaborazione dell’Agenzia Giornalistica Italia (Agi) con il gruppo Sole 24 Ore, con lo scopo di fornire a testate giornalistiche e imprese italiane, soprattutto le PMI, un ampio livello di informazioni e servizi sull’immenso mercato cinese: soprattutto nell’ottica di illustrare e approfondire le opportunità adatte a coloro che volessero investire in Cina. L’alimentazione, il turismo, le infrastrutture, l’industria chimica e meccanica sono stati i primi settori ad arricchirsi di studi e analisi utili per iniziare a conoscere una realtà socioeconomica e culturale così diversa come quella cinese.
Ora il portale si è definitivamente strutturato in un mondo completo di notizie, dati, idee e suggerimenti, a cominciare da alcune guide di base che accompagnano l’utente in una prima visita come “Guida alle leggi”, “Quotidiani on line”, “Dieci regole per non sbagliare”, “Come fare per”, che permettono di fare un primo ingresso su un mondo che può essere per molti ancora largamente sconosciuto e a cui è bene accostarsi con estrema consapevolezza; è di questi giorni infatti la notizia che l’ufficio immigrazioni di Shanghai ha disposto una serie di controlli per stringere le maglie dell’immigrazione clandestina: quattrocento è il numero di stranieri risultati privi della documentazione necessaria per lavorare in Cina e che avevano cominciato un’attività, magari dopo un ingresso con visto turistico, senza avere le carte in regola. Grande lavoro quindi per gli studi legali chiamati a sanare e regolarizzare le situazioni e grandi raccomandazioni circa l’accortezza da usare per ottenere un visto per la Cina, soprattutto se finalizzato a una realizzazione imprenditoriale.
Segnaliamo due cose: la prima è data dalle continue iniziative in merito alle opportunità di approccio al mercato cinese e le valutazioni da compiere per effettuare una scelta tra outsourcing e delocalizzazione, i costi di mercato, le possibilità in termini di costituzioni societarie, l’impatto della legislazione cinese sulle scelte possibili.
La seconda è l’interesse che sta montando per l’Expo Universale di Shanghai del 2010, una grande occasione di sviluppo per tutti, davvero una vetrina per il Made in Italy. Il numero di visitatori previsto (si parla di 70 milioni tra Maggio e Ottobre 2010), i luoghi immensi in cui avverrà l’esposizione, l’enorme urbanizzazione, a tratti selvaggia, di una città come Shanghai dilatatasi oltre ogni livello ipotizzabile ( a questo aspetto è proprio dedicata l’Esposizione), contribuiscono all’unicità di questo evento facendone un sugello tecnologico, architettonico, organizzativo dei primi dieci anni del nuovo millennio.