Dopo i tre articoli ispirati al Giappone, passiamo in Cina e parliamo del libro più utilizzato al mondo dai motivatori per parlare ai manager, ossia “L’arte della guerra di Sun Tzu”. Si, perché la crescita aziendale è una guerra per questo è importante differenziare tra strategia, tattica e management, attraverso gli insegnamenti del più famoso stratega della storia.
Facciamo un passo indietro: Sun Tzu era un generale e filosofo cinese, vissuto fra il VI e il V secolo a.C. autore del più famoso libro di strategia militare di tutti i tempi, “L’arte della guerra” che, si badi bene, non è un’opera letteraria, ma un vero manuale militare ricco di regole su come uscire vincitori da una guerra. Nel libro è molto chiaro il concetto che la strategia è a dir poco fondamentale, ma che quello che conta, e che spesso si perde nelle realtà aziendali, è la tattica; ecco cosa fa la differenza tra un rovinoso fallimento e un grandioso successo.
“Strategia senza tattica è la via più lenta per arrivare alla vittoria. Tattica senza strategia è il rumore prima della sconfitta”
Recita Sun Tzu e allora vediamole nello specifico.
- Strategia è il disegno di un piano d’azione di lungo termine usato per impostare e successivamente coordinare le azioni tese a raggiungere un determinato obiettivo. In ambito aziendale definisce i processi di gestione, pianifica scelte di tipo commerciale, operativo o finanziario, tenendo conto sia dell’ambiente di riferimento sia delle risorse a disposizione, per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti.
- Tattica è tutto quell’insieme di azioni che servono per concretizzare la strategia nella pratica. Deriva dalla prima e la concretizza. In pratica sono tutti i piccoli passi che permettono di raggiungere gli obiettivi definiti dalla strategia.
In parole povere, potremmo definire la strategia come il fine dell’organizzazione e la tattica come i mezzi più opportuni, in relazione al contesto di riferimento, che ci permetteranno di arrivare dove desideriamo. Ma fate attenzione, perché se la strategia non è chiara e ben elaborata il rischio è che i mezzi prendano il sopravvento e ci si ritrovi in un vortice (spesso negativo) di procrastinazione e frustrazione.
Ovviamente, per Sun Tzu il tutto può essere gestito solo in presenza di un leader forte che sappia trasmettere valori e punti di vista innovativi ai propri follower grazie a una forte capacità di osservare il mondo circostante, interpretarne i possibili cambiamenti, stimolare le relazioni interpersonali e interpretare il proprio ruolo non in base alla forza, ma alla capacità di mantenere una costante e fruttuosa sintonia tra cose e persone.
L’azienda di successo è guidata da un management in grado di condividere in modo chiaro e comprensibile a dipendenti, partner e clienti valori, mission e vision. Il leader descritto dal libro cerca il sapere e la crescita comune, perché la forza o la debolezza sono passeggeri mentre il confronto rafforza e rappresenta un valore assoluto. Grazie a una strategia chiara e a una elaborazione tattica costante e finalizzata all’obiettivo preposto, la battaglia potrà solo essere vinta ma attenzione, il generale Tzu evidenzia come il miglior comandante è colui che è capace di vincere senza dover davvero combattere.