Lyft ha recentemente annunciato, con un post sul suo blog, di aver stretto negli USA un’alleanza con Shell e Hertz.
L’obiettivo delle partnership è ridurre i costi degli autisti di Lyft per l’acquisto del carburante, e consentire anche a chi non ha una macchina (o ha la sua dal meccanico) di prenderne una a noleggio a tariffe convenienti.
Per quanto riguarda il primo accordo, gli autisti di Lyft potranno guadagnare sconti sui rifornimenti di carburante, con sconti progressivi in funzione del numero di passaggi offerti alla clientela. Gli sconti saranno applicati direttamente alla pompa, e secondo Lyft gli autisti più attivi potrebbero arrivare a fare anche il pieno gratis. Il servizio partirà da San Francisco e Boston ma dovrebbe essere attivo in tutti gli USA entro l’inizio del prossimo anno.
Il programma di noleggio presso Hertz partirà invece da Las Vegas, con tariffe speciali per i noleggi giornalieri, settimanali e mensili.
Il bello della concorrenza
Sembra che finalmente la concorrenza nel segmento del ride sharing inizi a portare benefici anche agli autisti, la categoria di soggetti che fino a oggi sembrava più penalizzata dal comportamento di Uber e soci (e che in qualche caso ha anche portato a denunce e processi presso i tribunali del lavoro).
Le ultime mosse di Lyft servono infatti a posizionare questa azienda come l’alternativa simpatica e gentile al “mostro” Uber, che con i suoi 51 miliardi di dollari di valutazione domina il mercato. L’obiettivo è conquistare sempre più autisti e convincerli ad abbandonare Uber. Quest’ultima non sta ovviamente a guardare: anch’essa ha un programma di sconti sul carburante per i suoi autisti, e sta testando l’opzione noleggio per le sue vetture (su cui offriva già il finanziamento per l’acquisto).
Ma Lyft offre anche convenzioni sulle assicurazioni, e anche sull’acquisto del caffè da Starbucks (che evidentemente è il “carburante” del guidatore). E soprattutto, offre altri due servizi molto graditi agli autisti: la possibilità di ricevere le mance direttamente con un pulsante nell’App (Lyft sostiene di aver girato ai guidatori 40 milioni di dollari di mance) e di scaricare immediatamente quanto si è guadagnato sul proprio conto corrente, senza attendere il pagamento settimanale che avviene di solito il martedì. Quest’ultimo servizio, chiamato Express Pay, partirà da novembre 2015.
Forse tutti questi vantaggi per gli autisti non interessano molto ai clienti finali, ma dimostrano una cosa: che le compagnie di ride sharing, coerentemente con la loro filosofia, non combattono la concorrenza cercando di metterla fuori gioco con leggi ad hoc, ma offrendo un servizio migliore ai loro clienti, interni ed esterni.