Il primo progetto è partito al Bologna con il coinvolgimento di oltre 50 condomini. La badante condominiale permette di dare assistenza agli anziani che ne hanno bisogno in modo non continuativo o per poche ore al giorno, ottimizzando soprattutto i costi per le famiglie. Infatti, nel pieno rispetto dei canoni dell’economia condivisa, ogni anziano del condomino paga solamente le ore alla badante pro-quota, per cui a fine mese il costo è sicuramente più basso rispetto a un impegno a tempo pieno, proprio perché la giornata lavorativa della badante condominiale è costituita da tanti contratti part-time quanto sono le persone per cui lavora.
Il progetto sta prendendo piede anche in altre città: Milano ha da tempo attivato un proprio “progetto badante”, sovvenzionandolo con l’attivazione di CuraMi, uno sportello per la ricerca e la formazione delle figure professionali di assistenza degli anziani. Lo stesso è accaduto a Parma con il progetto Staff – Sportello Territoriale Assistenti Familiari e Formazione, dove sono state formate nel 2017 circa 120 badanti condominiali, al fine di segnalare situazioni di fragilità e di abbandono degli anziani, destinati diversamente a restare nell’ombra. Una politica di social sharing economy che va applicandosi in sempre nuovi settori permettendo alle famiglie di ottenere assistenza e contenendo allo stesso tempo le spese.
La badante avrà un ruolo sia nell’ambito dell’assistenza alla persona per ciascun anziano sia nell’interazione collettiva. Le persone coinvolte potranno partecipare ad attività di gruppo svolte negli spazi comuni del palazzo per andare a ricostruire quei rapporti di solidarietà e amicizia un tempo comuni tra vicini di casa. La presenza di figure professionali condivise all’interno dei condomini potrebbe allargarsi anche ad altre attività. Babysitter, dog/cat sitter, portinerie di quartiere, vediamo sempre di più affacciarsi un orizzonte pieno di nuove professioni capaci di ottimizzare costi e tempi anche per le piccole comunità. Applaudiamo questa politica di sharing economy che permette alle famiglie di ottenere assistenza contenendo allo stesso tempo le spese.