IPAF lancia il nuovo portale di segnalazione degli incidenti

IPAF lancia il nuovo portale per la segnalazione degli incidenti
IPAF portale incidenti

© Webinar IPAF

Se c’è una cosa che non possiamo dire è che IPAF da marzo a oggi sia stata poco attiva. Tanti sono stati i meeting online dei vari gruppi di lavoro. Altrettanto numerosi gli incontri virtuali e webinar, alcuni dei quali organizzati anche in collaborazione con Rental Blog.

Abbiamo contattato Maurizio Quaranta, Direttore Responsabile di IPAF in Italia, per farci raccontare cosa bolle ora nella pentola della Federazione Internazionale dell’Accesso Aereo.

IPAF lancia il nuovo portale per la segnalazione degli incidenti

Maurizio Quaranta

Maurizio, la scorsa settimana si è tenuto un webinar* internazionale IPAF in lingua inglese, di cosa si è trattato?

Abbiamo annunciato la nascita del nuovo portale IPAF di segnalazione degli incidenti. L’iniziativa, voluta fortemente dal nostro nuovo CEO Peter Douglas, ha l’obiettivo di raccogliere più agevolmente la maggior parte dei dati possibili di qualità da tutto il mondo.

I dati raccolti saranno poi analizzati per il miglioramento della sicurezza dell’intero nostro comparto. Il portale è più facile e intuitivo del precedente ed è consultabile da qualsiasi dispositivo.

E’ forse opportuno fare un passo indietro e riavvolgere il nastro. Puoi spiegare ai nostri lettori di cosa si tratta?

Non si può pensare di creare dei percorsi formativi, ideare campagne di sicurezza o altre iniziative se non si conosce in modo approfondito cosa succede nel nostro settore e come vengono utilizzate le macchine.

Perciò, per poter gestire e prevenire gli incidenti, dobbiamo prima conoscerne le cause e analizzarle.

Il primo step del nostro lavoro è quindi quello di ottenere le informazioni, tramite segnalazione anche anonima, con le descrizioni degli incidenti avvenuti.

A tal fine, IPAF aveva già creato all’interno del proprio sito una Banca Dati sugli Incidenti, un apposito spazio in cui tutti i produttori, le società di noleggio, le imprese di costruzione e gli utilizzatori sono stati invitati a segnalare qualsiasi incidente, piccolo o grande che sia, che vedeva coinvolte le piattaforme di lavoro aereo in tutto il mondo.

Dall’analisi delle informazioni e segnalazioni ricevute – che sono state e saranno trattate in maniera estremamente confidenziale e vengono utilizzate esclusivamente a scopo di analisi – abbiamo conosciuto approfonditamente il tipo di incidenti e di lesioni.

Questo successo ha portato la Federazione a migliorare ulteriormente l’esperienza della segnalazione. Allo scopo di ragionare operativamente e attraverso la formazione su come gestire e prevenire tali incidenti, quali misure adottare e quali campagne mettere in atto.

Ci puoi fare un esempio?

Ad esempio, la ratio che ha indotto IPAF a creare il nuovo corso dedicato a chi carica, scarica e trasporta le PLE, concentrandosi su queste fasi e su quelle di fissaggio delle attrezzature sui bilici, deriva dall’analisi degli incidenti correlati all’utilizzo delle PLE.

Le segnalazioni hanno evidenziato che circa un terzo degli incidenti ha riguardato conducenti di mezzi di trasporto che consegnavano PLE con veicoli di vario tipo, così come accade per altri macchinari da cantiere. Ma anche le piccole modifiche annuali e la revisione triennale dei corsi IPAF per operatori di PLE (obbligatori anche in Italia) passano sempre dall’analisi dei dati relativi alle cause degli incidenti avvenuti.

Siete riusciti a ottenere informazioni utili anche in Italia?

Nel 2016, a seguito della nostra campagna “Io mi impegno, e tu?”, i soci IPAF hanno cominciato a dare il buon esempio e a fornire alcune importanti e curiose segnalazioni. C’è ancora molto lavoro da fare però, perché permane una certa reticenza nel segnalare eventi negativi di questo tipo.

Che effetto hanno sortito le segnalazioni italiane?

Nella primavera del 2018, allarmati dal numero crescente di incidenti in Italia che vedeva coinvolte delle PLE, abbiamo rivolto la nostra attenzione proprio alla banca dati.

Analizzando gli ultimi incidenti, abbiamo desunto che il 20 per cento di essi potrebbero essere stati causati da una manutenzione errata e carente dei mezzi.

Nel giro di un paio di settimane abbiamo riunito i nostri due Consigli e chiesto loro di identificare azioni concrete da mettere in campo.

In quell’occasione si è deciso di procedere alla stesura di una “check list manutentori” che potesse guidare passo passo chi è dedicato alle attività manutentive con le più corrette operazioni di analisi e controllo sulle macchine, al termine di un noleggio o di una giornata di lavoro.

La check list – debitamente pubblicizzata attraverso la nostra rivista IPAF InForma e le nostre newsletter periodiche ha avuto un notevole riscontro ed è stata al centro di alcuni webinar di successo che abbiamo fatto proprio in collaborazione con Rental Blog durante i mesi del lockdown.

È attualmente disponibile in una apposita sezione sul sito di IPAF.

Facciamo un appello ai nostri lettori circa l’importanza di effettuare queste tipologie di segnalazioni?

Certamente. Queste segnalazioni, che possono anche avvenire in forma anonima, sono uno strumento di straordinaria efficacia. Forniscono a IPAF la fotografia della realtà, indicando le attività e le condotte che necessitano di maggiore attenzione, analisi e formazione. Solo così i tecnici IPAF potranno dedicarsi ad azioni volte alla riduzione degli incidenti nell’uso di piattaforme aeree.

Alla fine dell’anno, il portale – attualmente in lingua inglese – sarà disponibile anche in italiano.

IPAF lancia il nuovo portale di segnalazione degli incidenti

© Dashboard IPAF Accident Portal

 

*il webinar citato nell’articolo è visibile sul profilo YouTube di IPAF

 

Tag dell'articolo: IPAF

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