Se chiedete loro quale è il segreto del successo negli affari, la maggior parte degli agenti immobiliari vi dirà che sta nell’ottenere le abitazioni o gli uffici migliori da vendere o affittare. La bravura dell’agente, per quanto importante, viene dopo. A parità di tutte le altre condizioni, un immobile migliore fa vendere meglio.
Lo stesso vale per gli allenatori: se hai una squadra migliore, è più probabile ottenere la vittoria. Idem per la freschezza del pesce nei ristoranti di sushi, i programmatori nelle aziende di software, i professori nelle università, i tecnici e i funzionari nei comuni e così via.
Detta così, sembra decisamente ovvio.
Ma se è così, allora perché continuiamo a cercare materie prime di media qualità e collaboratori a basso stipendio, cercando di renderli ottimi agli occhi dei clienti attraverso il marketing spinto e gli approcci di vendita aggressivi?
Perché nelle aziende il processo di assunzione viene standardizzato o mal gestito, ci si preoccupa poco degli acquisti e si appiattisce tutto nel nome del risparmio di costi?
Non sarebbe meglio invece investire di più nelle componenti del prodotto e del servizio, e nelle persone?