Gli italiani nel mondo, si sa, sono tantissimi ma se una volta era la cucina il nostro cavallo di battaglia, sempre più spesso si leggono storie di compatrioti che aprono punti noleggio all’estero.
La Spagna sembra essere una delle mete più gettonate, forse per il clima, per la cultura e per la lingua latina che presenta assonanze con la nostra; ma sicuramente anche per un regime fiscale più vantaggioso rispetto a quello italiano. Nello specifico se visitate le isole, Fuerteventura e Lanzarote in pole position, è facile possiate imbattervi in servizi di noleggio e sharing economy gestiti da Italiani.
E’ il caso di Elerent, società italiana specializzata nel noleggio di biciclette elettriche, ha da poco inaugurato il suo terzo punto noleggio. Ma l’offerta non si limita al semplice mezzo: la società romana offre anche tour guidati e soluzioni integrate per garantire ai turisti in visita un viaggio unico e irripetibile.
A conferma che l’integrazione dei servizi è un punto focale su cui puntare, Ibiza Exclu è una sorta di Airbnb di lusso fondato e gestito da Angela Bianchi, project manager milanese espatriata in cerca di nuovi stimoli. Nel suo progetto offre ai propri clienti servizi di altissimo livello che esulano dalla semplice location come noleggio di auto, moto, imbarcazioni ma anche parrucchieri, estetisti, guide personalizzate e tutto ciò che può servire a rendere una vacanza memorabile.
Parlando di Airbnb sempre più italiani diventano host all’estero. Sempre le isole spagnole tra le mete più gettonate, ma anche le capitali europee come Londra, Parigi e Berlino sono ricche di stanze offerte a turisti di passaggio o a chi cerca un’alternativa al classico hotel. Anche qui le soluzioni integrate la fanno da padrone. Già da qualche anno la piattaforma ha introdotto l’opportunità di presentare eventi o offrire esperienze ai visitatori, dalle lezioni di cucina al servizio fotografico, dal windsurf alla pittura sono tantissimi gli italiani che si sperimentano anche in questo settore.
Il tema però non riguarda solo servizi di new o sharing economy, se guardiamo all’inesorabile trasferimento in Francia delle attività del Gruppo Salini nel settore dei grandi cantieri e dell’impiantistica.
Dopo aver esportato per anni pasta e pizza e più recentemente cervelli sopraffini, ora stiamo trasferendo fuori dai confini anche cultura imprenditoriale, tecnologia e servizi di noleggio e condivisione.