Industria 4.0? E’ qui per restare

Tecnologia 4.0 transistor
Tecnologia 4.0

Da alcuni mesi a questa parte si sta facendo sempre più strada il tema dell’Industria 4.0.

Tecnologia 4.0 transistor

Sarà per l’elevato contenuto di innovazione, sarà per la massiccia quantità di fondi disponibili, fatto sta che questo tema sta iniziando a rivaleggiare per notorietà con la resilienza per la costante presenza sulle pagine dei giornali e i programmi politici, rischiando parimenti di dare vita ad abusi ed eccessi di utilizzo (a volte a sproposito) di questo termine.

Anche noi nelle ultime settimane lo abbiamo affrontato molte volte: ne ha parlato Anna Vialetto, sottolineando l’interessante intersezione tra questo tema e le tematiche green; ne abbiamo parlato raccontandovi un caso operativo (l’applicazione pratica ai locker per cantiere della Cesare Mauri); e ve ne ho parlato io, in un post dove sottolineavo l’occasione proveniente da un bando promosso da Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia.

Ecco, sì, perché proprio questo è uno dei punti che rendono l’Industria 4.0 (o I4.0, come dicono quelli bravi) così di moda: l’ondata crescente di bandi e contributi con cui, a tutti i livelli,  questo insieme di tecnologie viene promosso e finanziato.

Ma che cosa è davvero l’Industria 4.0? E come possono approfittarne le imprese della filiera del noleggio? E perché su Rental Blog se ne parla così tanto?

Proviamo innanzitutto a rispondere alla prima domanda.

Le tecnologie I4.0

Rientra all’interno della definizione di Industria 4.0 una serie di tecnologie molto varie, ma che condividono tutte l’applicazione di sistemi digitali avanzati.

Un possibile elenco delle tecnologie 4.0 “di base” è piuttosto lungo e comprende:

  • robotica avanzata e collaborativa;
  • manifattura additiva e stampa 3D;
  • prototipazione rapida;
  • sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (VR) e realtà aumentata (RA);
  • interfaccia uomo-macchina;
  • simulazione e sistemi cyber-fisici;
  • integrazione verticale e orizzontale;
  • Internet delle cose (IoT) e delle macchine;
  • Cloud, fog e quantum computing;
  • cybersicurezza e business continuity;
  • big data e analisi dei dati;
  • soluzioni di filiera per l’ottimizzazione della supply chain e della value chain;
  • soluzioni per la gestione e il coordinamento dei processi aziendali con elevate caratteristiche di integrazione delle attività aziendali e progettazione ed utilizzo di tecnologie di tracciamento (RFID, barcode, CRM, ERP, ecc); o sistemi per lo smart working e il telelavoro;
  • intelligenza artificiale;
  • blockchain.

(l’inserimento di alcuni elementi legati allo smart working, su cui ci sarebbe tanto da dire, è una leggera forzatura dovuta alle circostanze post-pandemia, ma si può tranquillamente ignorare).

Non entriamo in questo articolo nei molteplici campi ed esempi di applicazione di queste tecnologie al settore del noleggio (vi rimando per questo a uno dei post citati in precedenza), ma ci concentriamo sulle loro caratteristiche generali. Che cosa accomuna le tecnologie I4.0?

Scorrendo questo elenco si vede subito che, a prescindere dalla specifica soluzione o dal campo di applicazione, sono tutte tecnologie digitali, in cui cioè avviene l’inserimento di strumenti elettronici per la generazione, raccolta, analisi e trasformazione dei dati in informazioni utili per l’impresa, e da queste in decisioni e azioni rilevanti per il business.

E qui veniamo alla risposta alla seconda domanda.

Come approfittare del 4.0

Come tutte le tecnologie innovative, anche l’Industria 4.0, se sfruttata correttamente, porta con sé grandi opportunità, ma anche qualche rischio.

Il principale elemento di rischio è che, non potendo essere tuttologi o esperti di qualsiasi tecnologia, gli imprenditori italiani, storicamente a digiuno di queste tematiche (molto più diffuse invece negli USA, nel resto dell’Europa e in Asia), possono cadere nel classico circolo vizioso fatto di:

  • scarsa conoscenza del tema;
  • FOMO (fear of missing out), ossia paura di restare fuori dall’ultimo trend “di moda”;
  • adozione, a sproposito, della tecnologia fornita dal primo che passa, basandosi su promesse mirabolanti e brochure patinate;
  • fallimento dell’iniziativa;
  • rigetto di qualsiasi altra proposta tecnologica (magari proprio nel momento in cui la tecnologia in questione è maturata e ha risolto molti dei suoi problemi iniziali).

(Se la cosa vi ricorda gli esordi del web, l’eCommerce, i social e “mio cuggino”, fidatevi del vostro istinto…)

D’altra parte, però, è vero che siamo di fronte a una quarta rivoluzione industriale (da cui il nome 4.0): i guadagni di efficenza ed efficacia dei processi aziendali a seguito dell’adozione di queste tecnologie sono sempre più concreti, e documentati in una crescente serie di casi di utilizzo sul campo. E proprio perché il contesto italiano è così poco avvezzo alla tecnologia, chi si lancia per primo può godere del vantaggio della prima mossa.

Come evitare che per l’ennesima volta si ripeta il triste scenario del flop dell’innovazione, e invece introdurla con successo in azienda? Provo a darvi qualche consiglio.

1) Trovate un esperto affidabile.

Un esperto competente, imparziale, che non si fa trascinare dalle mode, che conosce il vostro settore o comunque è in grado di analizzarne i processi tipici, vale tanto oro quanto pesa. Cercatelo negli eventi, nelle istituzioni, ai convegni e sulle riviste (e perché no, su Rental Blog). E tenetevi pronti a pagarlo, quando le cose si faranno serie: la competenza non è gratis, e se non la pagate voi, lo farà probabilmente qualcun altro, e non avrete più di fronte un esperto imparziale….

2) Fatevi spiegare le cose (come a un bambino di 4 anni)

Una delle caratteristiche fondamentali del vero esperto è la capacità di spiegare il proprio ambito di lavoro in modo semplice, usando anche il gergo tecnico, ma spiegando cosa significano le parole o frasi più tecniche. Viceversa, chi vuole vendere a tutti i costi il suo prodotto infarcirà tutti i discorsi di termini tecnici, che non spiegherà, per abbindolarvi. Scappate il più lontano possibile.

3) Cercate la ricaduta sul vostro business

Tutte le volte che vi propongono una nuova tecnologia, verificate bene quali sono i benefici che ne riceverete. Come dicono gli americani: features tell, benefits sell. Uno dei peggiori errori che potete commettere è acquisire uno strumento perché “lo fanno tutti”. Una delle cose migliori che potete fare è verificare i benefici che ne potrete ottenere.

Tradotto nel mondo della tecnologia 4.0 questo in sostanza significa: che dati genererà questa tecnologia, e che cosa me ne posso fare? Potrò abbattere i costi? Migliorare il livello di servizi0? Aggiungere servizi in più, che porteranno nuovi ricavi? Conquistare nuovi mercati?

Il vostro fornitore deve essere in grado di spiegarvi chiaramente (e con i numeri) che cosa ve ne viene in tasca. Per voi sarà un po’ faticoso, perché dovrete cercare di tradurre in numeri il più possibile precisi le conseguenze del passaggio ai nuovi strumenti: ma ne varrà la pena.

4) Fidatevi, ma verificate

Nella scelta di un fornitore e di una tecnologia, fatevi dare esempi di progetti già realizzati: se non ce ne sono nel vostro settore, fatevene dare di settori simili. Oppure fatevi realizzare un piccolo progetto pilota su misura… quando la tecnologia è particolarmente innovativa, è giusto avere fiducia in chi ci sta di fronte, ma questo non vuol dire volare alla cieca.

5) Sfruttate bandi e contributi, con giudizio

Una delle capacità del vostro esperto (o team di esperti, vedi il punto 1) è anche quella di intercettare contributi o farvi godere di benefici fiscali. Ma questo (vedi punto 3) non deve essere l’unico motivo per abbracciare la tecnologia 4.0. Bandi e contributi sono utilissimi per ridurre il costo di lancio dell’iniziativa o di un progetto pilota (vedi punto 4), ma devono essere a servizio dell’azienda, e non viceversa.

L’Industria 4.0 è davvero un’occasione unica per tante aziende italiane, anche del settore del noleggio: è importante abbracciarla e investire in questa direzione, ovviamente con giudizio e con i giusti supporti.

Tag dell'articolo: Industria 4.0

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