L’Agenzia del Territorio ha pubblicato la consueta nota trimestrale sull’andamento delle compravendite di immobili; il periodo considerato è quello relativo al terzo trimestre 2009. Nel complesso, il mercato resta in calo, ma con un trend di riduzione meno forte.
Dai dati emerge una crisi che riguarda soprattutto i comparti legati alle attività economiche, come quello degli uffici (-19%) e dei negozi (-17,7%), con dati peggiori rispetto a quelli registrati nel secondo trimestre 2009. Calano anche le compravendite dei capannoni (-17,1%). La situazione peggiore è al Nord (-22,4%), dove si concentra quasi il 70% di questo mercato.
L’immobiliare è quindi colpito dalla crisi dell’economia, e dalla stretta creditizia, che riducono la capacità delle aziende di fare investimenti.
Nel comparto residenziale prosegue il trend di calo delle transazioni, sia pure con tassi lievemente migliori: nel terzo trimestre la riduzione tendenziale è stata dell’11% (rispetto al -18,5% e al -13% del primo e del secondo trimestre 2009).
Le famiglie, quindi, non sembrano disporre della sufficiente tranquillità economica necessaria ad affrontare l’acquisto di una casa. Per le giovani coppie (spesso impiegate con contratti atipici), la casa di proprietà sembra sempre più un miraggio, nonostante i tassi d’interesse al momento siano accettabili (i valori medi dei tassi per mutui a tasso fisso sono intorno al 5,5% e i variabili poco superiori al 2%).
L’Agenzia del Territorio, inoltre, stima che negli ultimi mesi del 2009 il numero totale delle transazioni immobiliari registrerà un forte calo rispetto a due anni fa: a fine anno si dovrebbe arrivare a meno di 600.000, rispetto a circa 815.000. Lo scudo fiscale potrebbe avere qualche effetto nel 2010, anche se influenzerà di più il volume delle compravendite immobiliari del settore residenziale, più che quello industriale, legato invece all’economia e agli investimenti.