Sono stati pubblicati nei giorni scorsi i dati dell’Agenzia del Territorio sull’andamento del mercato immobiliare italiano nel primo trimestre 2009. Il tasso annuo tendenziale (riferito a tutto il mercato), già in forte riduzione nel IV trimestre 2008 (-16,5%), è sceso ulteriormente a -18,7%.
L’andamento fortemente negativo è comune a tutte le tipologie immobiliari, e particolarmente accentuato nel settore produttivo (-33,5%). Nel Terziario e nel Commerciale si sono registrate rispettivamente il 20,6% e il 23,9% transazioni in meno.
Per quanto riguarda il settore residenziale, il calo di compravendite del settore è maggiore nel Nord (-20,6%) ed appena più contenuto nel Centro (-16,9%) e nel Sud (-16,0%). Come già registrato tre mesi fa, la contrazione del mercato residenziale è più marcata nei comuni non capoluogo, dopo un lungo periodo in cui la crescita era rilevante proprio nei comuni minori. Per quanto riguarda le grandi città, Milano e Palermo sono le più colpite.
I dati dell’Agenzia del Territorio confermano quindi le informazioni che già da più parti (e in particolare da un’indagine della Banca d’Italia sulla fiducia delle agenzie immobiliari) erano emerse in precedenza.
Il settore rallenta, e ha ripercussioni negative su tutti i settori collegati. E non abbiamo ancora visto l’impatto del Piano Casa che aspettiamo dal Governo (e che sembra slittare continuamente).