Il web è ricco di contenuti ma scarso di risposte

Ho preso proprio dal web l’affermazione che fa da titolo a questo mio articolo con cui vorrei iniziare un percorso, spero utile, per capire tutti qualcosa in più circa la comunicazione digitale e i suoi vantaggi. Mi sono ricordata il momento in cui ho intrapreso il percorso di studi nell’ambito del Digital Marketing, tramite un master decisamente esoso, molto interessante certo, ma volutamente poco pratico. Studiavo passi su passi di teoria e mi dicevo “Ma come si fa a fare questo? Come faccio a vedere questo risultato?”.

Cercavo online corsi, articoli, manuali che tuttavia non mi fornivano mai una risposta adeguata ma più spesso un panegirico di informazioni. Da mettere nel bagaglio, certo, ma non esattamente ciò che cercavo. Poi ho iniziato a lavorare in questo mondo e la pratica, il confronto con i colleghi esperti, l’esserci dentro… tutto questo ha contribuito a rispondere alle mie domande. E a formularne altre. Ora, se qualcuno mi chiedesse: “Rossella, ma quindi come si fa a…?” la mia risposta sarebbe esattamente questa: rimboccandosi le maniche, aprendo il proprio pc, imparando a utilizzare gli strumenti a disposizione semplicemente utilizzandoli, smanettando fino a quando le cose non iniziano ad avere senso.

Il primo passo

Uno dei tasti più dolenti per un’azienda che vuole (ma in un certo senso, deve) intraprendere un necessario percorso di comunicazione online, è l’inizio, cioè da che parte muovere il primo passo. Per fare esperienza serve tempo e di tempo non ce n’è mai! La problematica qui si divide in due: assumere qualcuno dedicato o affidarsi a un’agenzia esterna?

Entrambe le opzioni possono riservare diversi ma consistenti investimenti di tempo, soldi ed energia. Assumere uno stagista fresco di università significa magari avere a disposizione un “nerd” sul piano teorico tecnico, ma dover accettare di fargli fare la dovuta esperienza nel settore. La curva di apprendimento delle dinamiche del noleggio e dei suoi contenuti è, infatti, molto lunga e si acquisisce sul campo. Dall’altro lato, professionisti e consulenti possono non essere propriamente economici (e inoltre, anche per loro, se sono esperti nelle logiche tecniche non possono essere proprio esperti nei contenuti e nel linguaggio specifico) e le agenzie spaventano. Diciamocelo, affidarsi a esperto esterno preoccupa sempre di più, perché di voci deluse se ne sentono tante, di budget dispersi nel nulla (purtroppo) altrettanto. Nel marketing digitale funziona come nella vita reale: non ci si fida più della promessa di migliaia di fan sui social se poi non vedi entrare nessuno in negozio. Tra l’altro, sembra che tutti coloro che lavorano nel Digital Marketing siano dei guru infallibili: molti lo sono davvero, altri sono di certo infallibili nel make-up del proprio personal branding, ma scarseggiano di competenze pratiche ed efficacia.

Il percorso da affrontare

Purtroppo, questi sono ostacoli normali in un percorso necessario da affrontare. Negli ultimi vent’anni abbiamo assistito a un numero di innovazioni tecnologiche senza pari nel corso della storia umana, con conseguenze sia nel mercato che sociali. La chiamano digital disruption, è un fenomeno tuttora in corso, con velocità impressionanti: l’asticella dell’innovazione si alza costantemente e non sembra avere intenzione di fermarsi. Non importa quanto sia o non sia “sexy” il nostro settore, ogni contesto di business ne è coinvolto: non tutte le aziende sono nate digitali, ma è arrivato (da un pezzo in realtà) il momento di diventarlo. Capita di sentirci al sicuro, come un Ned Flanders nel giorno dell’Apocalisse perché il noleggio è un settore di nicchia e magari godiamo di un passaparola positivo costruito negli anni: sono alcune dinamiche che ci possono far dire: “ma chi me lo fa fare, già mi chiamano, io ho già lavoro, perché incasinarmi la giornata con queste diavolerie digitali?”.

La risposta è: più o meno per lo stesso motivo per cui la Kodak avrebbe dovuto tenersi il primo prototipo di macchina fotografica digitale (“Steven le foto su uno schermo non le guarderà mai nessuno”, fu la risposta del management Eastman) o per cui Blockbuster avrebbe dovuto prendere in seria considerazione la proposta commerciale di Netflix.

Le persone cambiano, i mercati cambiano: ciò che ieri era uno strumento indispensabile ora non lo e più; magari sarà sostituito da un device di controllo vocale o da un avocado toast con semi di quinoa. Costruire il futuro significa saper fare scelte coraggiose e prendere decisioni difficili.

Uscire dalla comfort zone e reinventarsi.

Come fare?

Rossella Povolo in aula

Come un uroboro, siamo tornati alla domanda iniziale. Non è nostra intenzione ergerci a maestri del sapere, perché di domande ce ne poniamo sempre ancora e molte. Semplicemente, tramite una serie di spunti di riflessione pratici che condivideremo ogni due settimane con voi lettori di Rental Blog, vorremmo generare una maggiore consapevolezza tra le aziende del settore nel considerare tutti gli aspetti che fanno della comunicazione digitale una strada di successo. L’obiettivo è quello di offrirvi la capacità di porvi e di porre ad altri le domande giuste. Per raggiungere insieme questo percorso vi proporremo, al termine di ogni articolo, alcuni compiti (anche se ci piace di più pensare che siano spunti pratici di riflessione). Cose che vi chiederemo di condividere, così ci aiutate anche a migliorare i corsi di formazione che proponiamo.

A proposito di corsi, vi lasciamo con questa prima perla di consapevolezza: se un corso sul digital-qualcosa ha la pretesa di dichiarare che vi svelerà in poche ore tutti i segreti del mondo web, sappiate che il vero trucco di magia da comprendere è: dove trovano il coraggio di fare un’affermazione così azzardata? Statene alla larga.

 *Rossella Povolo è esperta di marketing digitale: affianca le aziende nello sviluppo di soluzioni e strumenti. E’ docente di queste tematiche per Rental Academy. Per Rental Bog ha scritto il minibook “Il digital marketing in quattro passi”