A Marzo 2012 l’indice sintetico sul clima di fiducia dei clienti del noleggio fa un altro piccolo passettino e cresce, sia pure di pochissimo, rispetto al mese precedente. L’andamento è dovuto sostanzialmente a due fenomeni contrapposti: il leggero peggioramento della situazione nel settore delle costruzioni e il leggero miglioramento negli altri tre (in particolare la Grande Distribuzione, dove l’indice calcolato dall’Istat rimbalza da 68,7 a 76).
Sul fronte delle costruzioni, i giudizi sugli ordini e/o sui piani di costruzione rimangono invariati, mentre le attese sull’occupazione peggiorano. Resta purtroppo altissimo il numero di imprese che denunciano ostacoli limitanti all’attività (che resta di fatto sugli stessi livelli di Febbraio, passando dal 78% al 77%).
Il numero di mesi di attività assicurata per le imprese edili torna a scendere leggermente rispetto a tre mesi fa, da 10 mesi a 9,6.
NOTA: Con il 2012 abbiamo deciso di inserire un nuovo indicatore per aiutare le imprese del noleggio a valutare la situazione attuale del settore. Si tratta di un indicatore costruito come media ponderata di dati forniti dall’Istat sul clima di fiducia delle imprese italiane per i quattro settori principali di clientela dei noleggiatori italiani B2B, ossia (in ordine di importanza):
- imprese di costruzione;
- imprese industriali;
- imprese della Grande Distribuzione;
- imprese di servizi.
L’indice si basa su questa logica: maggiore è la fiducia (ossia il livello di ottimismo per la situazione attuale e futura della propria azienda e del proprio settore) dei clienti del noleggio, maggiore è e sarà la loro necessità di beni e servizi, sia da acquistare che da noleggiare, per soddisfare le esigenze di un’attività aziendale in crescita attuale o prevista. Al contrario, se le prospettive per i clienti del noleggio sono grigie, si tratta di un brutto segnale anche per i noleggiatori stessi.
In effetti anche il noleggio sta subendo una lieve flessione di fatturato. i dati congiunturali nel settore industriale evidenziano una dimuzione di ordini e di produzione anche per il secondo trimestre. Le linee di produzione abbondano di macchine in eccedenza dovuta al ridimensionamento del personale. Pensiamo ad una carpenteria che nel 2008 disponeva di 40 saldatori e altrettante saldatrici. Dopo il calo del 40% del 2009 e la lieve ripresa del 2010 e della sostanziale tenuta del 2011 la stessa carpenteria dispone ad oggi di circa 30 o meno saldatori. Questo significa che hanno tuttoggi almeno 10 macchine in eccedenza, pertanto non hanno necessità di ricorrere al noleggio in caso di un’accelerazione improvvisa degli ordinativi.
La poca propensione all’acquisto di beni strumentali è dovuta anche a questo.