Il valore del preposto come portatore sano di sicurezza

Il valore del preposto come portatore sano di sicurezza
Sicurezza sul lavoro

Il valore del preposto come portatore sano di sicurezza

È una calda giornata estiva e come tante altre sto facendo il giro esterno della palazzina dove lavoro per controllare che sia tutto a posto; il fornitore di una azienda specializzata entra e si avvicina al deposito di bombole dei gas medicali. Devono sostituire le bombole di ossigeno, 12 bombole da 50 litri, sollevando il pacco bombole con un muletto. Osservo il lavoro del fornitore: l’operaio più anziano dà ordini a quello giovane, che sembra non conoscere le procedure e mentre lo aiuta a movimentare le bombole si accende una sigaretta. Una sigaretta vicino a 6mila litri di ossigeno!

Mi precipito dal fornitore per fargli osservare il divieto di fumo nell’espletamento di quella manovra e gli faccio presente che sta mettendo a rischio non solo la sua vita ma anche quella del suo collega e dei presenti. L’operaio, ridendo e ammiccando al suo collega, mi risponde di stare tranquilla perché fa quel lavoro da vent’anni e non gli è mai successo niente, quindi si sente legittimato nel poter agire anche contro le direttive.

 

Questo è un esempio non solo di insufficienza nella percezione del rischio ma anche di incapacità nel ruolo di safety leader. Quante volte sarà capitato anche a voi noleggiatori di incappare in lavoratori o clienti che credono che la sicurezza sia solo una montagna di carte inutili? Suffragando questa idea con il fatto che in tanti anni di lavoro non abbiano mai avuto un infortunio (ma magari spesso ci sono andati vicino = near miss).

Non è mai successo niente

Quando questi comportamenti si fondano sulla routine o su meccanismi consolidati, tentare di modificarli può risultare impresa ardua. Lavoratori che non mettono il casco o che non si affrancano con sistemi di ritenzione. Che non usano i dpi o che li indossano scorrettamente (tanto non servono), che non seguono le procedure (tanto so io cosa fare). O, ancora, che credono che tanto la sicurezza sia solo un obbligo normativo fine a se stesso.

La gravità dell’esempio che vi ho riportato in apertura sta anche nel ruolo del lavoratore anziano, persona esperta e formatore. Quando la persona che dovrebbe coordinare e sorvegliare il lavoro del suo gruppo non crede o addirittura discredita la sicurezza, il gruppo non potrà che comportarsi in maniera insicura, quantomeno per imitazione o coerenza rispetto a quanto viene loro trasmesso. Nei casi peggiori per provocazione o arroganza, come abbiamo notato in alcune figure di responsabili che addirittura deridono chi si preoccupa di segnalare anche i rischi non evidenti.

Sicurezza, il preposto gioca un ruolo chiave

Se la leadership è la “capacità di influenzare le attività di un gruppo organizzato nei suoi sforzi per definire e realizzare obiettivi” è evidente che uno dei ruoli fondamentali in azienda su cui investire è il preposto della sicurezza; il capo riconosciuto e legittimato dal gruppo dei lavoratori il cui compito è spesso centrale e decisivo nell’attuazione delle politiche di sicurezza aziendali.

Il valore del preposto come portatore sano di sicurezzaIl preposto rappresenta il principale motivatore e coordinatore delle azioni quotidiane, delle corrette prassi e pratiche di sicurezza in ogni situazione. Dovrebbe quindi essere il “portatore sano” di sicurezza a cui ogni azienda non dovrebbe rinunciare. Anzi, sul quale dovrebbe decisamente investire nei processi di miglioramento delle sue competenze, in particolare sulle non technical skills come la leadership.

Malgrado la leadership sia spesso considerata una qualità innata, le abilità ad essa correlate (comunicazione attiva, linguaggio assertivo eccetera) possono essere apprese e rafforzate.

Il noleggiatore è un fondamentale anello della catena della sicurezza. Se l’azienda desidera passare da una visione reattiva a una prospettiva proattiva nella gestione della sicurezza e nella prevenzione degli infortuni, per i propri collaboratori e per i clienti, deve mantenere il focus sul miglioramento continuo delle persone attraverso forme di apprendimento collettivo e quindi investire sulla formazione dei preposti per creare una sana cascata formativa.

Verso comportamenti virtuosi in tema di sicurezza sul lavoro

Essere un leader della sicurezza vuol dire guidare gli altri con le proprie conoscenze. Significa coinvolgerli attivamente in un processo di miglioramento delle procedure e degli standard di prevenzione.

Per poter ispirare fiducia e influenzare il comportamento degli altri però il preposto, nella sua funzione di safety leader, deve anche possedere e aggiornare conoscenze e competenze approfondite in materia di pericolo, rischio, prevenzione e protezione e non deve approcciarsi alla sicurezza solo come assenza di incidenti e infortuni.

Un bravo safety leader sarà in grado di generare un vero e proprio empowerment dei lavoratori che svilupperanno un impegno personale maggiore. Ma anche una maggiore competenza nel fronteggiare i rischi e un potere di influenza sui risultati strategici, di amministrazione e procedurali del lavoro. Oltre alla modifica di comportamenti potenzialmente rischiosi.

La modifica dei comportamenti può richiedere uno sforzo cognitivo. Questo può essere compiuto solo quando i lavoratori e i clienti percepiscono i vantaggi derivanti dal cambiamento e quando tali mutamenti vengano interiorizzati attraverso la partecipazione attiva.

I vantaggi per l’azienda virtuosa

Chiaro dovrebbe essere, a questo punto, anche il vantaggio per l’azienda. Questo sia in termini di riduzione dei costi e dei rischi (diminuzione dei tassi di assenza e di ricambio dei lavoratori, del numero di infortuni e della minaccia di azioni legali) sia per la migliore continuità operativa con un aumento della produttività (evitando infortuni, incidenti, guasti e interruzioni dei processi). Senza dimenticarsi il miglioramento dell’immagine e della reputazione tra i fornitori, i clienti e altri partner. E questo aspetto coinvolge direttamente l’imprenditore e il management, chiamati anche a investire sulla corretta formazione delle non technical skills.

E se incappate in un lavoratore o un collega che lavora in maniera sconsiderata e vi racconta che il suo modo di lavorare è sicuro perché non gli è mai successo niente…ricordategli che la fortuna è una ruota…e come tale gira!

Il valore del preposto come portatore sano di sicurezza

Tag dell'articolo: sicurezza

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