All’inizio qualche goccia, di quelle che fanno volgere lo sguardo all’insù per capire se è il caso di aprire l’ombrello; poi una pioggia compatta e persistente che dà l’idea di durare a lungo.
Abbiamo già letto delle invenzioni di Hertz (Toyota Prius) e di Avis (Volkswagen Golf Bifuel) circa le vetture ibride a bassa emissione di gas nocivi; ora con l’introduzione dell’ecopass gli autonoleggi di Milano hanno
già cominciato a rinnovare le loro flotte con mezzi ecoambientali; e già nel Reggiano, nelle giornate con il blocco totale del traffico, sono presenti offerte di noleggiatori per veicoli elettrici a tariffe scontate che consumano poco, inquinano zero e parcheggiano ovunque.
La summa è, come al solito, negli Stati Uniti (già le grandi case stanno orientando parte della propria produzione di massa verso la trazione elettrica ibrida) dove le compagnie di autonoleggio fanno a gara per permettere ai propri utenti di affittare vetture ibride (così Hertz e Avis) o, in alternativa e lo fa il colosso dell’autonoleggio Enterprise Rent–A-Car (la flotta ibrida più grande degli States, 5mila veicoli), di pagare un supplemento di 1,25 dollari per contribuire a piantare cinquanta milioni di alberi nei prossimi cinquant’anni.