Un nuovo sistema sta prendendo piede nel mondo delle case editrici e delle librerie che servono gli studenti iscritti all’università.
“Sono gli e-reader” direte voi, pensando ai lettori digitali di libri elettronici, come il Kindle di Amazon o in Nook di Barnes & Noble.
In realtà sto parlando del noleggio dei libri. Come riporta questo articolo del New York Times, nelle università americane il noleggio di libri si sta diffondendo come soluzione che consente agli studenti di risparmiare fino al 65% del loro valore di acquisto.
Negli USA, infatti, dove l’uso delle fotocopie è molto meno diffuso che da noi, l’acquisto dei libri rappresenta la terza voce di spesa per gli studenti (dopo le tasse universitarie e l’alloggio); un libro supera facilmente i 100 dollari di prezzo, e spesso gli studenti li acquistano su mercati paralleli esteri, dove costano meno. Lo stesso governo USA, con l’Higher Education Opportunity Act, ha stanziato 10 milioni di dollari per supportare iniziative di noleggio dei libri.
Numerose case editrici (tra cui Mc Graw-Hill e Barnes & Noble) stanno lanciando il noleggio, in collaborazione con i librai nei campus o con siti web che lavorano proprio in questo business. I libri noleggiati sono in genere solo quelli in formato brossura, resistenti a più utilizzi: la restituzione al termine dei corsi è gestita da alcune case editrici in collaborazione con le librerie, per evitare pratiche meno gradevoli come il blocco di una caparra sulla carta di credito dello studente.
Con il noleggio, le case editrici cercano di sottrarre quote di mercato all’usato: facendo un rapido conto, bastano due noleggi al 50% del prezzo di copertina per “vendere” una copia in più, se i due studenti sono tra quelli che avrebbero optato per l’usato invece di acquistare. In questo modo possono essere riconosciuti diritti ulteriori anche agli autori, anch’essi “tagliati fuori” in caso di rivendita da parte degli studenti.
Questo ovviamente in attesa che i nuovi lettori digitali consentano ulteriori risparmi (di carta, inchiostro, distribuzione fisica dei prodotti) da trasferire ai lettori, non solo di testi universitari.
E’ possibile avere un quadro normativo attuale in Italia sulla questione? A quanto mi risulta nel nostro paese delle banane questa attività è tanto “burocratizzata” dalle norme SIAE da renderla impossibile….
Grazie
se si risparmia con il noleggio allora e buono