L’Anica (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Multimediali) ha realizzato una serie di totem multimediali per la distribuzione di film, affidando a Cisco e Didit la realizzazione tecnologica.
L’iniziativa è stata presentata allo SMAU di quest’anno.
Il funzionamento del sistema si basa su un’interfaccia che replica quella di un catalogo, dove l’utente può consultare l’offerta attraverso varie chiavi di lettura (leggere le trame, vedere gli attori), pagare con carta di credito o contanti e scaricare il file digitale su una chiavetta USB. Il trasferimento dovrebbe avvenire in pochi secondi, e il prezzo del noleggio dovrebbe essere abbordabile (si parla di 3,50 euro a titolo, anche se non è chiaro se questo è il prezzo per un film di prima visione o per film più datati).
I noleggi saranno ovviamente protetti da un sistema di DRM (Digital Rights Management, gestione digitale dei diritti d’autore): l’ipotesi più accreditata è che la visione sarà possibile solo per un periodo di tempo determinato, dopodiché il file diventerà inutilizzabile.
Il modello è già in uso da un paio di anni negli USA, lanciato da un operatore chiamato Flix on Stix, e dal 2011 in Brasile (in questo caso l’azienda si chiama 100% Video). Il tentativo, lodevole in sé, è di dare un po’ di slancio a un settore sempre più in crisi, dopo il fallimento di Blockbuster che ha segnato la fine di un’epoca.
Il sistema può essere sicuramente interessante per diffondere il noleggio di film presso un pubblico abbastanza vasto (la maggior parte dei lettori DVD e dei televisori più nuovi dispone di una porta USB), e in particolare dovrebbe essere interessante per coloro che già ora guardano i film sul proprio PC. Ma sarà davvero in grado di competere contro la pirateria online, che mette a disposizione i film gratis e soprattutto con la comodità del web, che non richiede neppure di uscire di casa per andare a scaricare il file dal totem?
Non sarebbe stato meglio se l’Anica si fosse dedicata a un sistema di download dei film legale via Internet, a prezzi ancora più bassi di quelli qui proposti, ma che fornisse un’alternativa lecita e comoda ai consumatori?