Ai primi di dicembre quasi tutti i telegiornali si sono lanciati in uno dei loro servizi più classici, dal titolo: l’albero di Natale lo comprate vero o finto? Il primo è sicuramente più bello, ma al termine delle feste bisogna smaltirlo correttamente o, meglio ancora, bisognerebbe trovare un posto in cui ripiantarlo (cosa, tra l’altro, che non sempre è consigliata o addirittura legale, se si pianta l’albero in una zona non corretta). Il secondo consente di risparmiare (tenendolo per più anni), ma chiaramente non ha tutto il fascino dell’abete originale.
Si comincia però a vedere qualche esempio anche da noi di un’attività che ha la potenzialità di unire i benefici dell’acquisto alla gestione corretta della pianta: ovviamente sto parlando del noleggio.
Negli USA nel 2009 il noleggio di alberi di Natale si è diffuso in modo sensibile, tanto che ne hanno parlato il Los Angeles Times (qui) e il New York Times (qui). In California (stato molto attento alle tematiche verdi) la società The Living Christmas Co. fornisce alberi a noleggio che vengono consegnati all’inizio di dicembre e portati via, al termine delle feste, per essere ripiantati e curati per altri dodici mesi. Il trasporto, tra l’altro, avviene con furgoni che vanno a biodiesel. L’azienda ha 8.000 alberi a disposizione: i canoni vanno da 50 a 185 dollari (trasporti inclusi) a seconda delle dimensioni, per un noleggio che dura dalle due alle tre settimane – di più non conviene per la salute della pianta: c’è anche la possibilità di “adottare” un albero per averlo l’anno successivo (cresciuto nel frattempo). L’azienda si aspetta di dare a noleggio circa 500 alberi nel 2009.
Tra i vantaggi per i clienti, oltre ovviamente alla gioia di avere un albero vero per Natale, ci sono tutte le comodità, invero quasi scontate per chi si occupa di noleggio (in qualsiasi campo): ad esempio l’albero viene consegnato e riportato via dagli addetti, e non perde aghi per casa (perché resta vivo).
E in Italia? Qualche esempio c’è.
Due aziende (hw-style e la Euroferramenta Miglio) offrono alberi a noleggio, decorati o meno, alle aziende che ne hanno bisogno per decorare uffici o altri ambienti.
Tra le iniziative rivolte ai consumatori, il mercato tradizionalmente più rilevante, c’è da segnalare per ora solo quella di IKEA. Nel mese di dicembre i clienti potevano acquistare un albero da un metro e mezzo al prezzo di 10,99 euro. In questi giorni, al termine delle feste, l’albero può essere restituito a IKEA, in cambio di un buono di importo pari al prezzo di acquisto, spendibile dal 25 gennaio al 28 febbraio 2010 in qualsiasi punto vendita IKEA. L’azienda svedese, inoltre, ha deciso di donare 3 euro al FAI (Fondo Ambiente Italiano) per ogni albero restituito.
Non si tratta quindi di un vero e proprio noleggio: contando che il cliente, come è tipico della grande distribuzione e di IKEA in particolare, deve recarsi nel negozio tre volte (per ritirare l’albero, per restituirlo e per spendere il buono), vengono meno molti dei servizi che invece il noleggio per natura offre.
Tuttavia, se questa iniziativa “verde” avrà successo, potrebbe fornire indicazioni utili sulla possibilità che il noleggio di alberi di Natale prenda piede anche da noi nei prossimi anni.