Il GIC si prepara ad aprire le porte

Il GIC si prepara ad aprire le porte
GIC 2020

Scelta azzeccata in previsione di una primavera in cui non sapremo distinguere i sintomi del Covid-19 da quelli della normale influenza stagionale? Oppure salto nel vuoto in questo inizio di autunno già pieno di incognite?

Il famoso motto “audaces fortuna iuvat” sembra aver guidato gli organizzatori. È stata infatti confermata l’effettuazione della terza edizione del GIC, Giornate Italiane del Calcestruzzo. La fiera durerà tre giorni a partire da Giovedì 29 Ottobre 2020 presso Piacenza Expo. Si tratta della prima fiera in Italia dedicata al mondo delle infrastrutture in calcestruzzo e della prefabbricazione

Una scelta che, stando ai numeri dichiarati, è pienamente condivisa dagli operatori, molti dei quali saranno espositori al GIC.

Tante saranno, quindi, le novità esposte al GIC 2020. Così come numerose saranno le tematiche dei convegni che si terranno in presenza durante i tre giorni di apertura della mostra piacentina. Ovviamente nel rispetto delle più stringenti normative di distanziamento e sicurezza sanitaria.

Cos’è il GIC?

E’ la più grande manifestazione europea dedicata al comparto. Per tre giorni, il quartiere fieristico piacentino ospiterà su una superficie di 11 mila metri quadri gli oltre 140 espositori confermati.

Si tratta dei principali player italiani (e tra i più importanti esteri) del settore. Costruttori di macchine, attrezzature, materiali e prodotti chimici. Tutti offriranno ai visitatori una vetrina privilegiata sulle tecnologie più innovative applicate alla filiera del calcestruzzo. Questa comprende anche la demolizione delle strutture in cemento armato, il riciclaggio e il trasporto degli inerti.

GIC si pone come punto d’incontro tra le Istituzioni politiche e gli operatori. Un momento di confronto quanto mai necessario, soprattutto in questo periodo di faticosa ripartenza in piena seconda ondata Covid.

Il crollo del Ponte Morandi e la costruzione del nuovo ponte S.Giorgio hanno dimostrato che la manutenzione delle opere pubbliche e l’edificazione di nuove infrastrutture sono condizione necessaria per l’incolumità dei cittadini. Oltre che leva imprescindibile per la ripartenza economica del nostro Paese.

Quali i focus dell’evento?

Ed è proprio l’intenzione del governo di far ripartire le opere pubbliche, oltre 200 miliardi l’investimento previsto per i prossimi 10 anni. Il tutto grazie ai fondi dell’Unione Europea che saranno destinati per ultimare quelle opere da tempo sospese, a essere al centro dell’attenzione.

La costruzione di nuove infrastrutture in ambito ferroviario, stradale, portuale, aeroportuale, intermodale, ad esempio. Ma anche per strutture sportive (stadi, palazzetti dello sport…). Senza dimenticare gli interventi di salvaguardia dei territori colpiti da eventi sismici e dissesti idrogeologici. Tutti interventi, questi, che hanno nel calcestruzzo il loro punto di convergenza.

Fabio Potestà

Fabio Potestà

Fabio Potestà, Direttore della Mediapoint & Exhibitions organizzatrice della mostra-convegno piacentina sottolinea alcuni aspetti imprescindibili.

L’elevata specializzazione del nostro evento è confermata dagli oltre 55 patrocini concessi al GIC 2020 dalle più importanti associazioni di categoria sia italiane che estere. Tra queste spicca quella della Federbeton – Federazione di settore delle Associazioni della filiera del cemento, del calcestruzzo e dei materiali di base per le costruzioni nonché delle applicazioni e delle tecnologie ad esse connesse. Un fatto  che evidenzia la definitiva affermazione della nostra fiera tra le più importanti del settore anche a livello internazionale.

Fin dalla sua prima edizione del 2016, GIC ha sempre avuto come obiettivo primario quello di diventare la vetrina del “Made in Italy” nello specifico comparto. Questa è la ragione cui è sempre stato pubblicizzato come “Italian Concrete Days” sia sulla stampa nazionale che internazionale che alle principali manifestazioni fieristiche organizzate nei Paesi esteri”.

I numeri del settore nel mondo

Il segmento delle costruzioni, in cui anche il noleggio è in continua crescita, in Italia rappresenta l’8% del Pil.

Le imprese della filiera del cemento e del calcestruzzo hanno mostrato dal 2017 al 2018 una continua ripresa. La crescita del fatturato e del valore aggiunto dell’intera filiera Federbeton è stata rispettivamente del 3,3% e del 3,4%.

Nel 2018 i consumi di cemento nel mondo sono aumentati del 3% rispetto al 2017, superando i 4 miliardi di tonnellate. A trainare il mercato è la Cina (+3%), ma sono in crescita anche in generale i mercati asiatici, il Nord America (+2%). Rallenta, invece, il consumo in America Latina (-1%). Consumi in aumento anche in Europa Occidentale (+1%), soprattutto per Spagna, Francia, Germania e Italia. Quest’ultima ha registrato un aumento dell’1% nel 2018 rispetto al 2017, con un consumo di 18,9 milioni di tonnellate di cemento.

La situazione italiana

Per quanto riguarda il nostro Paese, nel 2018, la produzione di cemento si è attestata a 19,3 milioni di tonnellate. La crescita è stata del 3,1% al Nord, mentre nel Centro e nel Sud la produzione si è contratta rispettivamente del 5,9% e del 2,4%. Invariata nelle isole. In crescita anche la produzione del calcestruzzo preconfezionato: +1% rispetto al 2017, ovvero 27,67 milioni di metri cubi. In timida crescita anche il consumo nazionale di cemento: +1,5%, pari a 18,98 milioni di tonnellate, nel 2018 rispetto al 2017.

I dati relativi all’export/import confermano il primato dell’Italia come paese esportatore.

Nel 2018 il nostro Paese ha inviato all’estero circa 2,2 milioni di tonnellate di cemento e clinker. Si tratta dell’11,4% della produzione, in crescita del 7,8% rispetto all’anno precedente. Con una quota del 26,5% la Francia si è confermata come principale mercato per il cemento italiano. La nazione francese ha superato la Svizzera (16,6%), Malta (16,4%) e Spagna (16,3%).

La capacità produttiva nel 2018 è stata di circa 32 milioni di tonnellate di cemento. In forte miglioramento la capacità produttiva utilizzata negli impianti del Nord e dell’area insulare del Paese, in peggioramento invece quella del Centro e del Sud. La distribuzione territoriale delle unità produttive vede la presenza del 39% degli impianti al Nord. Seguono poi il Centro con il 16% e Sud e Isole con il 45%.

Così conclude Potestà.

Il GIC sarà la prima grande esposizione europea dell’anno dedicata alla filiera del calcestruzzo ma anche la prima manifestazione italiana nel comparto delle costruzioni e delle infrastrutture, e i forti segnali di ripresa del mercato nazionale, così a lungo depresso, hanno convinto i principali operatori del mercato a esporre alla nostra manifestazione anche per dare un forte messaggio di resilienza e di ottimismo a quella parte della Nazione che non vuole fermarsi.

Tag dell'articolo: GIC

Newsletter - RentalBlog

Iscriviti Qui alla Nostra Newsletter

Ricevi tutti i nostri aggiornamenti esclusivi sul mondo del noleggio

ARTICOLI CORRELATI

Rimaniamo in contatto!

Iscriviti alla newsletter per non perdere i nostri aggiornamenti.

Marketing a cura di