Nel nuovo clima di incertezza generato dai risultati del referendum, un’incertezza di cui forse non avevamo bisogno, qualcosa si muove. Il Comitato Interministeriale di Programmazione Economica (CIPE) ha infatti sbloccato 15,2 miliardi di euro che saranno destinati a soddisfare i piani operativi per le infrastrutture, lo sviluppo economico, le politiche agricole e l’ambiente.
Questi finanziamenti pubblici statali del Fondo sviluppo e coesione beneficeranno in gran parte le infrastrutture (11,5 miliardi), quindi strade, ferrovie, metropolitane, oltre alla messa in sicurezza del patrimonio infrastrutturale esistente. All’ambiente sono destinati 1,9 miliardi che andranno a interessare soprattutto le aree del Sud Italia. Il piano prevede efficientamento energetico, ciclo dei rifiuti, tutela del territorio e delle acque.
Oltre a queste misure, il Cipe ha anche assegnato 1,8 miliardi alle regioni Lazio e Lombardia, e alle città metropolitane di Milano, Firenze, Genova e Venezia.