Secondo il Financial Times, IKEA sta per introdurre una nuova iniziativa di noleggio di mobili ai propri clienti, come parte di un progetto più ampio di sviluppo di un modello di business circolare.
Il primo progetto pilota dovrebbe iniziare nel mercato svizzero già a partire dal mese di Febbraio, e riguardare il noleggio di diversi tipi di mobili.
Un’altra possibilità è quella del noleggio di cucine (anche se si tratta sicuramente di prodotti e soluzioni abitative più complesse, che richiedono una personalizzazione molto più profonda dei mobili singoli).
Sembra che IKEA stia anche valutando la possibilità di lanciare una nuova iniziativa riguardante la vendita di pezzi di ricambio per i propri mobili, in modo che i clienti possano acquistarli per prolungare la vita utile dei mobili non più in vendita.
Queste nuove iniziative fanno parte delle ambizioni di IKEA di sviluppare un modello di business circolare, che prevede non solo la vendita ma anche il riutilizzo dei prodotti per crearne di nuovi, riducendo quindi la quantità di rifiuti destinati alle discariche. Da questo punto di vista sarà inoltre interessante vedere se l’azienda si rivolgerà ai social media, e ai numerosi gruppi di appassionati del fai da te che sul web si scambiano istruzioni e consigli per modificare e trasformare i suoi prodotti.
Il noleggio di mobili si aggiunge alle iniziative annunciate dal gigante svedese a Novembre 2018, un vero e proprio piano di trasformazione globale, che consiste nella semplificazione delle operazioni e nel rafforzamento degli investimenti nei negozi (nuovi ed esistenti) e in centri di evasione ordini, nello sviluppo di negozi in formati più adatti ai centri delle città, e nel miglioramento dei servizi di e-commerce.
Un piano più ampio
La trasformazione porterà quindi IKEA a diventare meno dipendente dal suo tradizionale modello di business, che attualmente si concentra sulla vendita di beni in grandi negozi suburbani o extraurbani, e che lascia i clienti il compito di portarsi a casa e assemblare i mobili da sé.
IKEA ha inoltre promesso a Dicembre dell’anno scorso di tagliare dell’80% in termini assoluti le emissioni di CO2 della propria attività produttiva entro il 2030. Nel 2016 tale valore (per i suoi stabilimenti e quelli dei suoi fornitori diretti) è stato pari a 3,4 milioni di tonnellate.
IKEA ha già avviato iniziative per incoraggiare i clienti a riciclare legno e materassi in alcuni paesi; molti modelli di divani sono stati modificati in modo da garantire che le sue parti possano essere separate e riciclate più facilmente che in passato.
Anche nel caso di IKEA, quindi, il noleggio rientra in un piano più ampio di riduzione degli sprechi e dei consumi, in un’ottica circolare. Il colosso svedese sembra quindi aver deciso che, prima che qualcun altro stravolga il suo settore con iniziative di questo tipo, conviene che sia essa stessa a fare la prima mossa.