La catena americana Redbox ha capito una cosa: fare leva sul prezzo ha senso se nel frattempo si investe anche sulla velocità del servizio e su una buona comunicazione in punto vendita.
Parliamo del mondo dei dvd e di una tipologia di noleggio conosciuta da tutti.
Di cosa dobbiamo stupirci?
Escludendo per un attimo il fattore prezzo (che qui è comunque molto importante: il noleggio di dvd per un giorno costa solo un dollaro), efficienza e visibilità sono le parole alla guida della strategia di Redbox, che dispone ormai di una rete di 22mila distributori automatici di dvd (nel 2004 erano a malapena 12).
Intuendo che questo sarebbe diventato uno straordinario veicolo in grado di generare traffico, tutte le catene distributive (dai centri commerciali ai fast food) che, razionalizzando spazi e concept, hanno organizzato, all’interno dei propri locali, corner e isole dedicati al marchio, dando allo stesso tempo la possibilità di noleggiare sul posto (arrivano a processare 80 transazioni al secondo, il venerdì sera).
Oggi negli USA il fenomeno dei distributori automatici di dvd ha conquistato il 20% del mercato dei noleggi, ma dovrebbe raggiungere il 30% a spese dei negozi di noleggio tradizionali.
Che cosa vuol dire?
L’evoluzione del concetto di distribuzione e erogazione di servizi attraverso altre reti (di settori affini, si intende), potrebbero rappresentare un nuovo modo per entrare sul mercato, farsi conoscere e “catturare” l’attenzione di chi per caso, o per consuetudine, si serve di servizi attinenti al noleggio. Il noleggio di un macchinario, ad esempio, potrebbe essere in qualche modo sponsorizzato, o essere messo in luce, in un format diverso dall’azienda noleggiatrice? Magari attraverso l’ausilio di iniziative di co-marketing? Sarebbe possibile per un’impresa edile, noleggiare un mezzo funzionale al proprio cantiere in un luogo diverso dal tradizionale punto di erogazione, ma capillarmente diffuso?
Pensiamoci.