I locker di Cesare Mauri abbracciano l’industria 4.0

Cesare Mauri e i locker abbracciano l'industria 4.0
Cesare Mauri Smart locker

Qualche mese fa vi abbiamo raccontato l’innovativo progetto di Cesare Mauri, azienda fondata nel 2005 e specializzata in progetti di integrazione hardware e software. Oggi, in particolar modo, vogliamo concentrarci proprio su questo secondo aspetto, raccontandovi la possibilità di agganciare il locker al sistema azienda in modo completo.

La combinazione tra software e piattaforma web, infatti, consente di integrare il locker con gestionali o siti già in possesso ai clienti. Da questo, naturalmente, deriva prima di tutto un utilizzo completo e all’avanguardia del prodotto, ma anche la possibilità di accedere al credito di imposta industria 4.0.

Lo sviluppo degli Smart Locker

Partiamo innanzitutto dal tema della digitalizzazione. Abbiamo approfondito questo argomento ormai sotto diversi punti di vista, sottolineando più volte come l’era della pandemia non abbia fatto altro che accelerare questo processo, costringendo le aziende a un cambio di paradigma.

Diverse realtà, infatti, hanno dovuto rivedere il proprio modo di approcciarsi agli utenti, inserendo in queste stesse modalità nuove soluzioni tecnologiche, in modo da ovviare ad alcuni problemi derivati proprio dal diffondersi della pandemia.

Cesare Mauri smart locker

© Cesare Mauri

In questo contesto, anche aziende come Cesare Mauri – specializzate quindi proprio nell’ambito dei locker – hanno colto l’occasione per rinnovare la propria offerta, che ha trovato gradimento in molti settori della distribuzione tecnica, tra cui il noleggio. In questo senso è nata la soluzione del phygital marketing. Si tratta di un approccio multi-canale in grado di fornire strumenti digitali volti a rendere sempre più soddisfacente e personalizzata la customer experience di ogni singolo consumatore.

Sull’onda di questa innovativa idea, è venuto alla luce Click and Collect, un punto vendita particolare che permette di ordinare online un prodotto e di ritirarlo in un negozio fisico. Il tutto senza la necessità che lo store sia aperto. Come? È qui che entra in gioco lo smart locker.

Quest’ultimo si categorizza come una novità in fase di espansione nel mondo del retail, e sempre più si sta diffondendo all’interno di differenti settori commerciali. Questo anche perché offrono numerosi vantaggi:

  • consentono di ridurre i costi relativi alla spedizione
  • offrono maggiore sicurezza ai clienti
  • offrono maggiore sicurezza sanitaria, eliminando il contatto fisico con il personale
  • il cliente può ritirare in autonomia il prodotto, senza la necessità di un negozio aperto
  • consentono di eliminare i costi di consegna e di gestione delle spedizioni e dei resi

Smart Locker e industria 4.0

Come abbiamo accennato all’inizio dell’articolo, il processo di digitalizzazione e l’utilizzo di soluzioni sempre più tecnologiche ha portato all’espandersi dell’industria 4.0. Un contesto, questo, in cui ben si posizionano anche gli stessi smart locker.

In particolar modo, Cesare Mauri ha concentrato l’attenzione dei propri clienti (e prospect) su un’iniziativa promossa dalla Regione Lombardia e volta a incentivare l’investimento in termini di smart locker.

Si tratta di un Bando Voucher Digital 4.0, con lo scopo di favorire lo sviluppo e la diffusione della cultura e della pratica digitale nelle micro, piccole e medie imprese di tutti i settori economici. In questo senso, gli smart locker entrano di fatto all’interno delle categorie di dispositivi digitali che possono essere finanziati dal bando.

Questo perché, oltre a rappresentare uno strumento tecnologico e innovativo, possono essere considerati come un investimento in termini di digitalizzazione, orientato alla sostenibilità e a un minor impatto ambientare e sociale.

Industria 4.0 e credito d’imposta

Di conseguenza, appartenendo ai dispositivi tecnologici considerati preziosi dal punto di vista dell’industria 4.0gli smart locker sono soggetti anche ad alcune agevolazioni fiscali. In particolar modo, si tratta di beni strumentali che rientrano nel credito di imposta perché funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese.

Il credito di imposta 2021 è stato rafforzato e prevede un’agevolazione fiscale con un’aliquota fino al 50 per cento per gli investimenti in beni materiali, con un +45 per cento per il Sud Italia.

Questo incentivo fiscale è dedicato a tutte le aziende italiane e punta a favorire lo sviluppo di un’ampia opera di digitalizzazione. Quest’anno, nello specifico, la normativa prevede che le aziende possano usufruire del credito di imposta nello stesso anno dell’investimento. Inoltre, le quote del credito vengono ridotte da 5 a 3 e il recupero diventa del 40 per cento più rapido.

La nostra organizzazione è a disposizione delle aziende interessate per perfezionare le pratiche di accesso ai fondi del bando. Per maggiori informazioni potete scriverci qui.

Cesare Mauri e i locker abbracciano l'industria 4.0

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