Ashtead Group
La caduta dei canoni registrata presso il noleggiatore inglese Ashtead è stata maggiore del previsto, a causa della crisi ma anche del maltempo: i ricavi da noleggio di gruppo sono scesi del 24% tendenziale.
I volumi di contratti con i clienti sono rimasti stabili, grazie alla presenza di lavori pubblici, sia nel Regno Unito (dove l’azienda ha sede), sia negli USA (dove è presente attraverso la Sunbelt Rentals). Anzi, in termini di volumi, anzi, la Ashtead sta guadagnando quote di mercato.
L’azienda prevede profitti nella parte bassa della forchetta stimata in precedenza, per l’esercizio chiuso al 30 aprile 2009, e in calo anche per l’esercizio appena iniziato.
Hertz Group
Hertz Group, società americana a cui fanno capo il famoso marchio di autonoleggio e il noleggiatore di attrezzature Hertz Equipment Rental Corp., ha raccolto 949 milioni di dollari di capitale fresco, offerto al pubblico e agli azionisti esistenti (di cui 200 milioni dai fondi di private equity Carlyle e altri). L’operazione nel complesso si chiuderà a giugno.
I nuovi fondi sono necessari per mantenere in equilibrio la struttura finanziaria e avere risorse da investire nei piani di crescita dell’azienda. La conseguente riduzione del debito consentirà di sostenere meno costi (in termini di interessi), in particolare per i finanziamenti da destinare a nuove macchine in flotta, e quindi migliorerà l’EBITDA aziendale.
Complice il buon momento dei mercati azionari, l’operazione ha riscosso un discreto successo, segno comunque della volontà degli investitori di acquistare quote di capitale in imprese con modelli di business validi, marchi di successo e la volontà di ridurre il debito e la leva finanziaria nociva.
Ramirent
Il leader finlandese del noleggio Ramirent ha registrato vendite in riduzione del 24,6% nel primo trimestre 2009, e i suoi profitti complessivi sono stati praticamente cancellati dalla crisi (-97,3%).
L’azienda si attende un peggioramento nei mesi ha venire, e ha rafforzato il piano di taglio dei costi (e del personale) iniziato alla fine del 2008. L’azienda, colpita duramente in particolare dalla forte crisi dei mercati dell’Est Europeo e dei paesi Baltici (la Polonia è l’unico mercato a essere cresciuto), farà leva sulle sue dimensioni per ottimizzare la flotta tra i diversi paesi in cui è presente.